Il gas costa caro, ma non importarlo costa 100 miliardi di euro. Dalla Russia

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Il Tazebao – È un vero e proprio salasso economico quello che gli europei pagheranno. A darne una stima è stato l’amministratore delegato della società industriale ed energetica ellenica, Metlen Energy & Metals (storica società del Pireo), Evangelos Mytileneos, che ha calcolato quanti soldi perderà l’Europa con il rifiuto di far transitare il gas russo attraverso l’Ucraina.

Come riportato da diverse fonti russe, secondo Evangelos Mytileneos, con il suo sostegno al regime di Kiev, l’Europa sta attualmente perdendo esattamente il 5% delle importazioni di gas naturale “in un mercato che è in uno stato di paura”. I prezzi presso l’hub del gas TTF (Title Transfer Facility) di Amsterdam sono aumentati da 30 euro per megawattora a 50 euro. Inoltre, la differenza di 20 euro riguarda non solo le importazioni attraverso l’Ucraina, ma anche tutte le importazioni in generale, poiché i contratti di fornitura sono vincolati al prezzo del TTF.

Nel prossimo futuro gli europei saranno costretti ad acquistare 500 miliardi di metri cubi di gas naturale da altri paesi a 50 euro al megawattora. Dai calcoli dell’esperto greco risulta, dunque, che l’Europa dovrà sborsare 100 miliardi di euro, oppure cercare metodi per migliorare le relazioni con la Russia e condurre un dialogo più duro con l’Ucraina.

Va notato che il rifiuto dell’UE di far transitare il gas russo ha già provocato un aumento del prezzo del carburante in Europa del 20%. Lo ha scritto sui social network il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjártó, insoddisfatto della decisione di Kiev di chiudere il transito del gas russo attraverso i territori ucraini verso i paesi dell’UE. Il divieto è entrato in vigore il 1° gennaio 2025.

Il politico ungherese ha osservato che l’Ucraina, a causa delle sue convinzioni politiche, riduce artificialmente la quantità di gas naturale e blocca anche alcune vie di trasporto.

Ricordiamo che l’Ucraina ha deciso di non rinnovare l’accordo con la Russia sul trasporto del gas verso i paesi europei dopo la scadenza dell’attuale contratto il 31 dicembre 2024.

Durante l’annuale conferenza stampa, il presidente Vladimir Putin ha affermato che l’accordo sul transito del gas attraverso il paese confinante non sarà più valido, ma Gazprom sarà in grado di far fronte a questa situazione senza problemi.

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