Il Tazebao – Continuano a delinearsi gli schieramenti per lo scontro globale sempre più prossimo: non si teme di andare a minare le stesse basi storiche del mantenimento degli equilibri mondiali. Ne è ultimo esempio in ordine di tempo l’Austria, nel cui parlamento iniziano a farsi sentire voci di “allineamento” ove qualmente si propone l’adesione del Paese alla NATO sul modello finlandese e svedese. Nella fattispecie, se n’è fatto carico il ministro degli Esteri Beate Meinl-Reisinger del partito Neos (liberale e, invero, l’unico a seguire questa linea), che ha scatenato diverse contestazioni sia nelle istituzioni che nelle piazze, per il ricordo della sicurezza garantita da quando le truppe alleate si ritirarono dieci anni dopo la guerra in cambio, appunto, della neutralità. Neutralità che ha portato infatti l’Austria a diventare un importante centro di organismi internazionali, con gli uffici dell’ONU, dell’AIEA, dell’OSCE e dell’OPEC che hanno sempre operato linearmente tenendo conto della posizione non allineata di Vienna. Immediata la risposta russa, affidata al vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Dmitrij Medvedev, che tra le altre cose propone il trasferimento delle organizzazioni intergovernative «nei Paesi del Sud e dell’Est globali». Dall’Europa, però, arrivano segnali di ostilità anche verso l’Iran, laddove Francia, Germania e Regno Unito hanno notificato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di aver attivato il meccanismo di ripristino delle sanzioni, il cosiddetto snapback, accusando Teheran di aver «violato gli accordi del 2015». E mentre nel parlamento iraniano è stata elaborata una mozione urgente per il ritiro dal TNP, Russia e Cina hanno subito sottoposto una bozza per il rinvio di sei mesi dell’applicazione delle sanzioni, condannando la «mossa illegale» di Parigi, Berlino e Londra e ritorcendo loro l’accusa di non aver rispettato l’accordo sul nucleare. Chiara la loro prospettiva: secondo il vicerappresentante permanente di Mosca, «il mondo è a un crocevia» tra la via diplomatica e quella delle sanzioni. (JC)
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