Una piccola marcia è ora disponibile anche dal sito de Il Tazebao
Un grande storico contemporaneo dice che la prima marcia su Roma fu di Ottaviano Augusto coi talenti messi da parte da Cesare per la guerra ai Parti. Noi presuntuosamente la retrodatiamo di una cinquantina d’anni, a Caio Mario e Silla. E comunque non potevamo non farne oggetto di una bella riflessione sulla sua versione novecentesca, parliamo del Duce ovviamente, sottraendola a partire dall’intervista sul fascismo di Michael A. Ledeen a Renzo De Felice, correva il 1975, alla banalizzazione mediatica. La riproponiamo in questo volumetto orgogliosi di ospitare gli interventi del 26 ottobre scorso, tutti caratterizzati dalla libertà e dall’innovazione nel portare sulla scena il dramma storico dalle tinte pirandelliane.
Ad essa aggiungiamo una selezione di elzeviri, corsivi e dialoghi di varia umanità, geopolitica, storia, economia glocale, costume e così via, coscienti di sacrificare molti contributi importanti e di suscitare qualche (nascosto?) risentimento, ma in piena onestà intellettuale. Con la speranza che questa rinuncia forzata sia di stimolo in quanti apprezzano questa piccola, piccolissima, marcia e ci diano una mano più forte di idee e qualche quattrino. Senza lilleri non si lallera, con buona pace dei salotti buoni decaduti.
Perché Il Tazebao nella turbolenza del tempo digitale che sembra trasfigurare nel metaverso il secolo lungo e sanguinoso delle masse e dello stato sociale e nella nostra arrabattata vita quotidiana che cerchiamo di innalzare per capire la contemporaneità, è tutto sommato qualcosa.
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