Il Tazebao – Il 19 aprile il governo del Ciad ha inviato una lettera ufficiale agli Stati Uniti con la richiesta esplicita di mettere fine all’accordo sulla sicurezza con Washington e anticipando alle truppe americane ivi presenti la ricezione del futuro ordine di lasciare la base ex francese nella capitale N’Djamena. Sebbene la missiva non contenesse l’ordine esplicito per i soldati statunitensi di lasciare il Ciad, pochi giorni dopo il Pentagono ha annunciato il ritiro di 75 forze speciali, oltre ai 1.000 militari che lasceranno il Niger. Il gabinetto del Presidente Itno segue dunque le orme dei vicini Mali, Burkina Faso e Niger, i quali, dall’insediamento di nuovi governi tra il 2021 e il 2023, hanno seguito una strada di indipendenza dalla Francia e dagli Stati Uniti per avvicinarsi alla Russia e, in misura minore e relativamente all’ambito economico, alla Cina. Tale spostamento di campo ha arrecato loro benefici anche sul piano della lotta al terrorismo, laddove i soldati russi della Wagner (già saliti alla ribalta soprattutto in Libia e in Ucraina) addestrano e combattono con gli eserciti locali contro le fazioni terroristiche, ottenendo discreti successi nell’ottica di una futura stabilizzazione di questi Paesi. (JC)

Persino Italia e Belgio si sfilano dalla crociata europea contro la Russia: il conflitto ucraino prossimo a una svolta? Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – In mezzo al triplice scandalo Mogherini-Sannino-Zegretti, con un’Ungheria sempre più autonoma che riceve Putin e si propone


