Il Tazebao – Appena due mesi fa è ricorso il 21° anniversario della strage di Beslan allorché, in una Russia in via di riassestamento dopo i terribili anni ’90 ma travagliata dalle vicende della guerra cecena, un commando di terroristi fece irruzione nella Scuola N°1 e massacrò centinaia di persone ivi radunatesi per festeggiare l’inizio del nuovo anno scolastico (che nella Federazione Russa inizia il 1° settembre). In onore dei piccoli che persero la vita in quei due giorni, sempre nel 2004 il Comune di Firenze, amministrato allora da Leonardo Domenici (DS), fece pedonalizzare un tratto di piazza Strozzi e trasformò quell’area in una piazza che a tutt’oggi porta il nome delle Bambine e Bambini di Beslan. Tra parentesi, vi erano anche due monumenti: l’Uomo con l’uccellino in mano di Jean-Michel Folon e il gruppo scultoreo Silenzio: ascoltate! di Mario Ceroli, fatti sparire coi lavori della tranvia.
Qui, comunque, rappresentanti de Il Tazebao, La Firenze che Vorrei, Socialismo Italico, Viaggiatori Indipendenti e Associazione di amicizia e solidarietà Italia-RPD di Corea hanno incontrato una delegazione russo-osseta dalla città di Beslan, capeggiata dal suo sindaco, Khariton Tatrov, e dal suo vice Irbek Kanitemirov, per apporre simbolicamente una targa artigianalmente autoprodotta onde rendere omaggio alle vittime della strage di 21 anni fa e prendere quell’iniziativa che, come anche da ella promesso, sarebbe dovuta spettare e di fatto spettava alla sindachessa Funaro e alla sua giunta, che dal “pronto intervento” assicurato è passata alla mail “non letta”. Ci ha pensato il presidente del Consiglio comunale, Cosimo Guccione (PD), a presenziare la conferenza stampa in Palazzo Vecchio assieme ai capi delegazione russi e per intercessione del consigliere Dmitrij Palagi (capogruppo di Sinistra Progetto Comune): è già qualcosa, ma sicuramente troppo poco. (JC)
