Il Tazebao – Un cercapersone che detona ha un che di Black Mirror, il lato più oscuro della tecnologia, e impone di guardare al mezzo con quel fondamentale scetticismo che più volte abbiamo suggerito. C’è, da sempre, una partita per il governo dello sviluppo tecnologico. La guerra è già mondiale in quanto si svolge lungo la faglia critica, sempre la stessa, dall’Est Europa al Medioriente, presto anche nel Pacifico, mentre altre zone, come sempre, Africa e Sud America, sono insignificanti. Nella nostra percezione non è ancora mondiale, nei fatti già lo è: Israele si gioca la sopravvivenza, Hezbollah è il dominus del Libano. E abbiamo dichiarato guerra alla Russia. Nelle due ultime guerre la Russia è stata avversaria dell’Europa, finendo per far parte di un giuoco. Storia e geografia alla mano ciò dovrebbe – o avrebbe dovuto – far riflettere. Oggi o è troppo tardi o la situazione è troppo compromessa. Il Belpaese arriva a questo inevitabile appuntamento con la storia in una condizione di massima debolezza interna, tra un apparato produttivo che non produce e un Esercito, nella migliore delle ipotesi, minimale. Saranno mesi durissimi, italiani. Poi dovremo ricostruire.

Le censure del Corriere della Sera non nascondono la cupa situazione dell’Ucraina: arriva un altro scandalo di corruzione a Kiev. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – Lontani sono i tempi dei presidi di Gioventù Nazionale in solidarietà con la Russia: dopo la Torre


