Buona (auto)flagellazione

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La Giornata Mondiale Della Terra è il culmine dell’autoflagellazione dell’Uomo, colpevole divoratore di risorse e distruttore di ecosistemi. Fummo, invece, costruttori di case “di pietra squadrata” o di chiese “con affreschi di Paradiso”.

Fummo capaci con l’ingegno, spezzando le catene della superstizione, di dischiudere i “chiostri serrati delle porte della natura” e di percorrere la volta del cielo oltre le “flammantia moenia mundi”.

Questa – banale – narrazione si lega (anticipa?) quella della guerra e la stretta sui consumi. Siamo pronti a meno illuminazione pubblica? Meno ambulanze? Meno vita e di minor qualità? L’operazione “sudore alla Patria” è il prologo.

L’ipertrofia consumistica (sorretta dalle fonti fossili) che critichiamo – senza mettere in discussione le basi e men che meno gli attori – ha garantito, comunque, stabilità sociale e benessere; dunque, un’espansione del modello democratico e dei diritti, che rivendichiamo.

Mi verrebbe da chiedere quanto si guadagna con la sostenibilità, quanto profitto in più per le aziende “sostenibili”, quanti posti di lavoro ma ho già fatto sufficiente polemica. Buona flagellazione.

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