Un estratto, riportato dalle agenzie stampa, dell’analisi sulla ‘geopolitica di Berlusconi’ a cura di Lorenzo Somigli
(9Colonne) Roma, 15 giu – Silvio Berlusconi ha “anticipato il passaggio al mondo multipolare”, tentando di “costruire uno spazio comune euro-asiatico, aperto al mondo arabo e centrato sul Mediterraneo”. Lo ha scritto Lorenzo Somigli, editorialista esperto del Mediterraneo allargato, in un’analisi sulla ‘geopolitica di Berlusconi’ pubblicata su Modern Diplomacy. “Berlusconi – prosegue l’analisi – ha ereditato la politica estera italiana del secondo Dopoguerra”, intuendo “la necessità di nuovi paradigmi e di una ridefinizione del ruolo della NATO”, pur partendo da una chiara “aderenza atlantica”. Il progetto di Berlusconi “ha avuto grandi resistenze” e “le primavere arabe del 2011 gli hanno dato il colpo di grazia”. “Solo la sua straordinaria capacità politica e comunicativa gli hanno permesso di sopravvivere continuando a incidere sulla vita del Paese”, si legge ancora. Oggi, quelle “contraddizioni” non risolte sono “riesplose in Europa e nel Mediterraneo”.