Il Tazebao – Col 33,1% delle preferenze, l’AfD conquista la sua prima vittoria alle elezioni locali in Germania, umiliando la coalizione semaforo di Scholz (tutta insieme arriva al 15%), mentre fa bene anche la sinistra sovranista di Sarah Wagenknecht (15,6%). In Sassonia, invece, vince di pochissimo la CDU: 31,7% a 30,5%, mentre la BSW della Wagenknecht arriva all’11,6%. Alcuni dati interessanti: sia in Turingia (46%) che in Sassonia (49%), i colletti blu, o, se vogliamo, la classe operaia, ha votato in massa per l’AfD. Come ha notato anche Bild, queste elezioni hanno, peraltro, riproposto quasi esattamente la divisione tra Repubblica Federale Tedesca e Repubblica Democratica Tedesca; nella vecchia Germania Ovest, infatti, la maggioranza è stata ottenuta dalla coalizione conservatrice CDU-CSU, mentre i Verdi hanno vinto a Kiel, Amburgo, Colonia, Oldenburg e Münster. Nell’ex DDR, al contrario, si è registrato il trionfo dell’AfD, con l’eccezione di Berlino e Potsdam (conquistate dai Verdi), del distretto di Potsdam-Mittelmark e di tre città della Turingia, dove invece l’ha spuntata la CDU. Al netto di questi risultati, che comunque sottolineano differenze sostanziali a livello politico, economico, sociale e sociologico tra i tedeschi dell’est e dell’ovest nell’anno del 35° anniversario della caduta del Muro, la strada per le forze politiche è tutt’altro che in discesa: l’AfD non ha ottenuto la maggioranza assoluta e dovrà quindi avvalersi di alleati che al momento non ha. L’unica ipotesi più plausibile è che la CDU si allei o con l’SPD o con la BSW, escludendo decisamente fronti comuni con l’AfD. Una crisi nella crisi, dunque, dato che ad ogni modo il primo sconfitto di questa tornata elettorale è proprio Olaf Scholz. (JC)
“Vuoi tu varcare la soglia di Parvus?” Da un’intervista privata…
Lo contattiamo in quello che lui dice “un momentaccio”. Passa un attimo in cui sentiamo un frusciare di fogli e