Il Tazebao – È trascorso quasi un mese da quando alcuni media occidentali hanno ipotizzato “morti” o “epurazioni” misteriose in Cina per la relativamente prolungata assenza del Presidente Xi Jinping dallo spazio pubblico. Non passò neanche un giorno da quando il Corriere della Sera lanciò il “titolone”, che Xi ha ricevuto personalmente il Primo ministro australiano Anthony Albanese e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, per presiedere poi, sul fronte interno, la Conferenza Centrale sul Lavoro Urbano, ove ha pronunciato, stando al Quotidiano del Popolo, «un importante discorso». Le sue attività, però, sono proseguite fino a giorni a noi ancor più vicini, con le conversazioni telefoniche avuta ieri con Vladimir Putin e Luiz Inácio Lula da Silva, servite da occasioni per il rafforzamento in prospettiva dei rapporti sia bilaterali che multilaterali, nella cornice dei BRICS. Mosse particolarmente “di peso” nel contesto delle tensioni in continuo inasprimento con gli Stati Uniti, non solo per i dazi ma anche in campo militare: momenti di follia allorché il Mitchell Institute for Aerospace Studies ha pubblicato un piano strategico per il quale gli americani puntano a contenere i cinesi a Taiwan con solo 64 aerei (32 F-35 e 32 F-15EX a supporto dei bombardieri strategici). Frattanto, è stata annunciata la ripresa dei voli aerei tra Pechino e Nuova Delhi già da settembre, mentre i giornali occidentali e soprattutto italiani, come già nel 2020 con la presunta «morte di Kim Jong Un», hanno fatto l’ennesima figura da chiodi che testimonia la loro completa e totale inaffidabilità per notizie che fuoriescano dal terreno del gossip e del varietà. (JC)

Prima vittima illustre dei dazi di Trump? Giappone di nuovo nel caos: Shigeru Ishiba si dimette dalla guida dei liberaldemocratici dopo neanche un anno. Il Tazebao del giorno
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