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Voci da Oriente: l’ambasciata della RPDC a Roma ha celebrato il 79° anniversario del Partito. Il Tazebao era presente

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Il Tazebao – Nella giornata di ieri, in cui, come ricordato nel nostro Tazebao del giorno, cadeva il 79° anniversario della nascita del Partito del Lavoro di Corea, l’ambasciata nordcoreana a Roma ha organizzato un dibattito aperto sulla situazione nella RPDC e il contesto internazionale. Ha introdotto il prof. Matteo Carbonelli, Segretario del Centro Studi Europeo del Juche, con una precisa ricostruzione e spiegazione della nascita e dell’essenza della filosofia politica alla base del pensiero e dell’azione della Corea del Nord; il nuovo incaricato d’affari ad interim, Ri Kwang Hyok, ha presentato un rapporto conciso ma approfondito sui progressi del suo Paese (è stato messo l’accento sulla costruzione dei nuovi quartieri a Pyongyang nell’ultimo anno, sull’importanza della scienza e della tecnica nella società, tanto che scienziati, ricercatori, tecnici e insegnanti hanno gli stipendi più alti, e sugli ambiti di studio prediletti dai giovani: intelligenza artificiale, astronomia, fisica nucleare) e sulla visione di Pyongyang dell’attuale situazione mondiale: la tendenza alla guerra, ha detto Ri, ha il suo principale responsabile negli Stati Uniti. La guerra in Ucraina e l’escalation in Medio Oriente sono venute a crearsi a causa delle ingerenze americane, che hanno sobillato il regime ucraino contro la Russia e Israele contro le popolazioni mediorientali inviando a getto continuo con armi di distruzioni di massa. Nella penisola coreana la situazione rimane tesa per le manovre degli Stati Uniti e della Repubblica di Corea, che organizzano esercitazioni nucleari mirando esplicitamente a muovere una guerra nucleare contro la RPDC. Negli interventi dal pubblico, molto importanti sono state le testimonianze di chi si è recato recentemente e più volte nel Paese, avendone visitato le enormi miniere d’oro (viene riportato che la Corea del Nord ha 52 tipi di granito) o conosciuto gli architetti costruttori dei nuovi quartieri dopo aver studiato a Roma o a Milano, e notandone in generale l’impressionante e rapidissima crescita economica. (JC)

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