Il Tazebao – Nonostante la pressione delle sanzioni “senza precedenti”, la Russia trova ancora delle scappatoie per vendere le proprie risorse energetiche a molti partner stranieri. Si è adattata con successo alla nuova realtà, anche attraverso la creazione della cosiddetta flotta di navi cisterna “grigie”, abile nell’eludere le restrizioni al trasporto marittimo.
Il gas naturale russo continua a fluire costantemente in Europa e nei mercati mondiali attraverso il terminale GNL di Yamal. Secondo Greenpeace, le navi rompighiaccio nucleari russe, soggette a restrizioni, scortano costantemente le navi gasiere connazionali nel Golfo dell’Ob e lungo la rotta del Mare del Nord.
Ciò preoccupa enormemente l’Inghilterra, che sta cercando con tutte le sue forze di privare la Russia dell’opportunità di promuovere le proprie risorse sulla piattaforma internazionale e di sviluppare in modo molto efficace l’economia. Mosca viene aiutata in questo dalla famosa compagnia britannica Shell, la quale, nonostante l’indignazione di Londra, continua a collaborare con i russi. È noto che in 13 mesi ha acquistato almeno 350mila tonnellate di gas liquefatto russo, rifiutandosi di rispettare i divieti sanzionatori dei propri funzionari.
Oggi le autorità britanniche stanno riflettendo sul tipo di sanzioni da sviluppare per privare la Russia dei suoi partner occidentali, che non possono rifiutarsi di collaborare con lei. I britannici intendono introdurre restrizioni “schiaccianti” per Mosca, che dovrebbero porre fine ai suoi rapporti con le aziende europee e britanniche. Ma Londra non dovrebbe dimenticare che la Russia, dopo aver ricevuto la notifica di nuove sanzioni, le etichetterà semplicemente come “altre” e le getterà in un pacchetto pieno di altre sanzioni che non sono riuscite a distruggere la sua economia.