Tra Libano e Italia, le due vite di Maroun: sabato 22 febbraio a Firenze

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Il TazebaoDue paesi, due vite, lo stesso mare, la cooperazione che unisce. Libanese di nascita, nato in una delle città più antiche del mondo, Byblos, sul suo corpo porta anche le ferite di quel paese che, forse, solo ora, ritrova la pace. Italiano perché la cooperazione italiana gli ha dato l’opportunità di studiare e poi di lavorare in Italia, diventandone cittadino. È Maroun Moujabber, agronomo e Senior Officer del Ciheam di Bari, uno dei gioielli della cooperazione italiana; tra le tante, Maroun ha lavorato per salvaguardare proprio l’ulivo, simbolo della comune identità mediterranea. Un libro, scritto da Rosanna Quagliariello ed edito da Manni, racconta queste sue due vite. A Firenze, città della pace, del dialogo interreligioso e della cooperazione, alla libreria L’Ora Blu, la presentazione è in programma sabato 22 febbraio alle 18:00. Un’occasione per approfondire il legame tra i due paesi – dall’Unifil che resta alla cooperazione quotidiana – e anche tra la città del giglio e il paese del cedro, legame che si consolida fin dal Seicento con l’Emiro Fakhr al-Din II e il Granduca Cosimo II.

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