Tossicodipendenza e ludopatia: ecco il presente senza futuro degli italiani di oggi. Il Tazebao del giorno

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Il TazebaoCocaina, eroina, gioco d’azzardo e ludopatia da videogiochi: sembra il ritratto della vita in un qualsiasi Paese sottosviluppato, ma è tutto ciò che si rinviene nella «Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia» firmata dal governo italiano e con prefazione del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, Francesco Mantovano. In essa, viene riportato sul Sole 24 Ore, si constata che l’anno scorso si è registrato un aumento del 35%, rispetto al 2023, dei morti da overdose per cocaina, eroina o altri oppiacei. Sempre al 30% i ricoveri ospedalieri legati all’uso di droghe, mentre tra gli utenti dei Servizi per le Dipendenze patologiche spiccano un 23% e un 3,3% che consumano abitualmente cocaina e crack, rispettivamente. Tuttavia, è la cannabis la sostanza psicotropa più diffusa: sebbene tra i giovani il consumo sia leggermente calato tra il 2023 e il 2024, nondimeno le segnalazioni al riguardo restano su un’inquietante vetta del 77%, con un 37% di denunce legate al suo spaccio. Aumenta però la concentrazione di THC nei prodotti a base di hashish, la cui potenza si è addirittura quadruplicata in otto anni: dal 7% nel 2016 al 29% nel 2024. Aumentano di pari passo le cosiddette «dipendenze digitali», ovverosia dai giochi d’azzardo e dai videogiochi: 62% la percentuale di chi, tra i giovani studenti, l’ha provato almeno una volta nella vita, col 2024 che risulta l’anno in cui i ragazzi vi hanno fatto più ricorso di sempre, 1.420.000 la cifra del poco invidiabile record di giocatori. Alto anche il consumo di alcol e tabacco tra i minorenni, soprattutto ragazze, e in crescita persino l’uso di antidepressivi senza prescrizione. Tale è il desolante quadro di una generazione perduta, invischiata nella crisi generale di un capitalismo che ha da tempo perso ogni funzione progressiva, freno com’è a ogni ulteriore progresso ed elevazione di corpi e spiriti. (JC)

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