Il Tazebao – Persino l’Italia, alla fine, si è decisa a fare qualcosa e il 9 agosto l’Esercito e l’Aeronautica Militare verranno coinvolti in operazioni di consegna di aiuti umanitari alla popolazione a Gaza in un’operazione denominata Path Operation 2. Questa mossa, inaspettata da Roma che, pur compatendo le sofferenze dei civili palestinesi, non vuol riconoscere il loro Stato, si colloca in un contesto più ampio. Stesso dicasi per la storica decisione della vicina Slovenia, primo Paese europeo ad aver interrotto il commercio in armi con Israele. Saranno infatti undici gli Stati pronti a riconoscere la Palestina alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre: Andorra, Australia, Canada, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, Portogallo e San Marino. Se si concretizzeranno gli avvertimenti di David Lammy e Keir Starmer, potrebbero addirittura diventare dodici con l’aggiunta della Gran Bretagna. Da parte sua, Hamas ha annunciato che non deporrà le armi fino a questo risultato, pur nella consapevolezza che lo Stato di Palestina attuale presenta molteplici problematiche: assenza di qualsivoglia istituzione, nessun esercito, economia distrutta e continuità territoriale inesistente, con un governo non eletto (la tornata del 2006, ultima ad oggi, vide vincitrice proprio Hamas, sia nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania) e prono a soddisfare gli interessi dei carnefici del popolo palestinese, al netto di qualche condanna vocale nell’arena internazionale, impedendo azioni dirette contro l’occupante e arrestando i militanti che vi sono coinvolti. Si tratterebbe, in breve, di uno Stato senza effettiva sovranità né autonomia, bloccato via terra, via aria e via mare e i cui abitanti sarebbero così costretti a vivere dipendenti dagli aiuti internazionali, in una sostanziale “prigione a due Stati”. Le tesi e le previsioni formulate in tempi non sospetti da Muammar al-Gheddafi sulla questione palestinese si rivelano più fondate e attuali che mai. (JC)

La Cina rafforza i controlli sulle esportazioni di minerali strategici: bloccati quelli rivolti al settore militare. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – Iniziano a entrare nel vivo gli schieramenti per il sempre più prossimo scontro diretto. L’allarme lanciato dal