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Socit e Pastef: un cammino politico comune. Amicarella guarda (anche) al Continente africano

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Il cammino che ha unito l’organizzazione politico-culturale di cui sono segretario, il SOCIT, e la sezione italiana del partito del PASTEF del Senegal, va avanti da ormai quasi un anno. Si può tracciare il suo inizio effettivo dall’incontro delle due nostre realtà alla conferenza che abbiamo co-organizzato a gennaio di quest’anno inerentemente alla questione africana, Voci dell’Africa: verso una prospettiva multipolare”, in cui alcune delegazioni di realtà africane di varie paesi e intellettuali africani dissidenti all’imperialismo hanno preso parte.

Successivamente ho avuto il piacere di parlare ad una loro piazza organizzata in vista delle loro elezioni nazionali, a febbraio, sulla scia di altri eventi analoghi organizzati nel merito. Sin dalla vittoria a marzo di Bassirou Diomaye Faye a capo della loro coalizione, il PASTEF ha iniziato subito a lavorare assieme alle altre sezioni italiane di altre organizzazioni politiche senegalesi a trarre un bilancio della loro questione nazionale e quella della diaspora, da lì ha avuto vita la progettualità degli Stati Generali della Diaspora Senegalese in Italia (Assises de la Diaspora Senegalaise d’Italie, ADSI) che con istituzioni sia italiane che senegalesi trae finalmente uno sviluppo concreto di questa esperienza politica.

Segue il comunicato dell’ADSI in merito al bilancio dei lavori, a cui prederemo parte, che si terrà prossimamente.

“La restituzione dei lavori delle commissioni tecniche si terrà il 5 e 6 ottobre a Saronno (Va) in Lombardia, scelta dalla commissione nazionale per l’organizzazione del convegno perché il 63% delle cittadini senegalesi in Italia si trova nel Nord del Paese, in particolare in Lombardia (prima regione di presenza senegalese), che ne ospita il 31,5%. L’Italia è sempre stata una meta privilegiata di emigrazione per molti senegalesi, oltre ad aver finanziato molti progetti imprenditoriali per la diaspora e altri finanziamenti allo sviluppo più significativi al livello bilaterale. Questi elementi offrono una panoramica delle dinamiche e dell’importanza della diaspora senegalese in Italia, una diaspora che contribuisce attivamente al tessuto sociale ed economico, sia in Italia che in Senegal. Nonostante il suo ruolo politico, sociale ed economico sempre più importante, la diaspora è poco associata alle politiche pubbliche e al processo di sviluppo nazionali in Senegal. Alla luce di questa triste constatazione, la diaspora senegalese in Italia intende organizzare incontri inclusivi con l’obiettivo di produrre un documento elaborato sulla base di una diagnosi e di studi approfonditi di tutti i problemi affrontati e contenente proposte di soluzioni. A questi incontri saranno coinvolte tutte le persone di riferimento che hanno espresso il loro interesse e disponibilità, leader di associazioni e leader politici e qualunque altro soggetto che in tal senso voglia dare il proprio contributo. L’obiettivo del convegno è di individuare e discutere sfide e opportunità relative alla fiscalità, alle questioni sociali, alla cooperazione, agli investimenti e al corpo diplomatico per formulare raccomandazioni pratiche per migliorare l’integrazione della progettualità e il contributo della diaspora al contesto nazionale e del Senegal. Sotto l’egida dell’Ambasciatore del Senegal a Roma, dell’Ambasciatore d’Italia in Senegal, del Ministro dell’energia e del commercio, il Segretario per i Senegalesi all’estero e tutte le associazioni, partiti politici e società civile in Italia che ne prendono parte”.

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