Sale il petrolio, salgono le tensioni. Il Tazebao del giorno

Condividi articolo:
SEGUICI SU TELEGRAM:

Il Tazebao – Sullo sfondo di un conflitto che rischia di travalicare i confini del Medio Oriente per bussare alla porta meridionale d’Europa (ieri in Turchia si è verificato un attentato la cui responsabilità è stata attribuita al PKK; Ankara ha effettuato una rappresaglia su 32 obiettivi nelle città di Tel Rifaat, Ein al-Arab e Qamishli nella Siria settentrionale, colpite anche dai militanti dell’Esercito Siriano Libero che hanno attaccato anche posizioni dell’esercito regolare nella provincia di Aleppo), il contraccolpo economico si fa sentire, col petrolio WTI che apre a 71,59€, in rialzo dell’1,16%, mentre il Brent sale dell’1,04% attestandosi a 75,74$ al barile. Una notizia che dovrebbe destare, se non preoccupazione, almeno qualche allarme, avvicinandoci sempre più al fatidico anno della moratoria sul petrolio (2025). Non si vedono cenni di pacificazione nell’area, con Israele che ha ucciso due persone in un attacco su un veicolo dell’UNRWA nella Striscia di Gaza, mentre Hezbollah, nonostante l’eliminazione di Hashem Safieddine (capo del Consiglio Esecutivo), ha condotto 34 operazioni militari contro le truppe di Tel Aviv: 31 attacchi su basi in Libano e in Israele, 2 operazioni di difesa aerea contro jet e droni e uno scontro a fuoco. Notizia dell’ultima ora, che le gazzette nostrane non tratteranno se non in modo macchiettistico, mentre scriviamo: la Russia ha ratificato il Trattato di partenariato strategico globale con la Corea del Nord, che prevede, tra le altre cose, assistenza reciproca in caso di aggressione. (JC)

Cerca un nuovo articolo

Resta sempre aggiornato
Scopri Il Tazebao

Ho letto la Privacy Policy

Il Tazebao
Scopri altri articoli