Aumentano le relazioni italo-cubane attraverso centri studi, organizzazioni culturali e politiche, giornali e associazioni.
Dal Socialismo Italico: “Non abbiamo dubbi su cosa vogliamo fare da grandi”.
Roma, 20 feb. – Un inizio di 2025 contraddistinto dalla crescita e dal consolidamento dei rapporti tra Italia e Cuba. “Un avvio di anno positivo, stiamo lavorando sia a livello nazionale, con iniziative su tutto il territorio, sia a livello internazionale, attraverso positivi incontri nelle sedi ufficiali di quei paesi che ambiscono a ricoprire un ruolo sempre più marcato e autonomo, in un mondo in ridefinizione. In questo scenario, Cuba – e non solo per il peso della sua storia – ricopre un ruolo di spessore”. Lo si apprende da una nota del Socialismo Italico (SocIt), organizzazione politico-culturale nata nel 2021 e animata da giovani per lo più under-30 di ispirazione socialista.
Prima di tutto, una delegazione nell’Ambasciata cubana, guidata dai militanti SocIt Massimiliano Danna e Ivan Branco, assieme al direttore de Il Tazebao Lorenzo Somigli e al direttore di Anteo Edizioni Stefano Bonilauri, ha posto le basi “per la crescita della collaborazione”.
A seguire la partecipata delegazione SocIt per la commemorazione dell’eroe cubano José Martí, il quale rimane “una inesauribile fonte di ispirazione nella lotta contro il giogo coloniale”.
“Assolutamente degna di nota – sottolinea in una dichiarazione il Segretario del SocIt Giovanni Amicarella – la visita che ho avuto il piacere di fare assieme a Stefano Vernole, vicepresidente del Centro Studi Eurasia-Mediterraneo (CeSEM), realtà vista con stima da diversi nostri militanti, all’Ambasciata Cubana nel corso della quale ci siamo confrontati con il consigliere politico, lo stimato compagno Damián Delgado Vázquez, sulle potenzialità derivanti da collaborazioni fra il centro studi e analoghi cubani, sul rafforzamento della cooperazione multilaterale portata avanti dal CeSEM e adesso affiancata anche dai nostri giovani militanti, che possono fare degli strumenti di formazione offerti dal centro l’ossatura con cui costruirsi una robusta coscienza critica e politica”.
Tazebao, Anteo, CeSEM, KFA Italia, SocIt e tante altre realtà diverse ma accomunate dalla volontà di cooperare nel rispetto reciproco e con un ruolo delineato e riconosciuto, forti della cooperazione nella diversità.
“Quando si hanno chiare le proprie priorità, e non si vuole giocare infantilmente a voler fare il partito che fa il centro studi, o il centro studi che fa il giornale, è facile instaurare collaborazioni che non puzzino di circostanza ‐ rimarca Giovanni Amicarella – ma offrano un solido slancio alle attività dei singoli che ne fanno parte, con benefici per tutti. Non abbiamo dubbi su cosa vogliamo fare da grandi”.