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Quei bravi ragazzi…socialisti. Una storia di politica, di Fiorentina, di militanza sull’asse Firenze-Reggello nella Prima Repubblica. Presentato il libro di Pieraldo Ciucchi ed Edoardo Tabasso. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – Diciamocelo: l’amarcord, quando non è esercizio di sterile nostalgismo ma è ripercorso con l’occhio all’oggi per non dimenticare un passato forse non glorioso, ma sicuramente migliore dell’oggi, è un toccasana per gli animi inclini alla malinconia da dismissione andante. È quanto abbiamo avuto il piacere di osservare nella Sala Fanfani del Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale toscano, nella piovosa giornata di ieri: con l’introduzione di Antonio Mazzeo (presidente del Consiglio Regionale), l’allocuzione di Cristiano Benucci (ex sindaco di Reggello 2012-2020) e la prolusione di Gianni Bonini (analista geopolitico e mente del nostro Tazebao), Pieraldo Ciucchi ed Edoardo Tabasso, rispettivamente ex sindaco di Reggello dal 1980 al 1993, nonché militante socialista dal 1970, consigliere della Mercafir e membro di varie commissioni istituzionali, e sociologo e ricercatore presso l’Università di Firenze e l’Italian Diplomatic Academy per la formazione e gli studi internazionali, hanno presentato l’ultima loro fatica: Il ragazzo socialista. Una storia politica (Edizioni Effigi, Grosseto 2024). Non sono mancate, oltre agli aneddoti autobiografici, considerazioni politiche a essi intrecciate, nel contesto che cambiava le loro vite e assieme alle loro vite. Emblematico il ricordo della difficoltà e delle angherie subite da chi, nel turbinio politico degli anni ’90, “aveva l’ardire” di dichiararsi pubblicamente socialista o non dissociarsi dall’eredità del PSI, in particolare l’era craxiana; prene sottolineare, in merito, che l’attuale presidente della Regione, Eugenio Giani, ha partecipato, rivendicando i valori socialisti. La damnatio memoriae e la riscoperta progressiva dei valori socialisti declinati in un’ottica riformista sono il fil rouge che ha percorso l’ultimo trentennio di vita e attività politica di Ciucchi che, come Bonini, mal cela la giustificata spinta della conferma nella realtà dei fatti della veridicità e validità dei principi professati in una vita. Una presentazione, quindi, quella di ieri, che sprona alla lettura del libro in una continuità ideale con la pubblicazione dello stesso Bonini, Primavera di bellezza (Samizdat, Firenze 2023) – accorato il messaggio del Prof. Mouin Hamze da Beirut letto dallo stesso Bonini. Sullo sfondo dell’attuale turbinio nazionale e internazionale, riscoprire le nostre radici in primis e la prospettiva socialista in secundis ci sarà di grande aiuto per la ricostruzione dell’Italia, di cui dovremo farci carico, e un validissimo esempio all’uopo. (JC)

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