Il Tazebao – Stupisce ancora una volta il Museo Archeologico di Vetulonia, che porta il nome di colui che riscoprì la Vatluna etrusca, Isidoro Falchi. Fino al 5 maggio prossimo sono esposti 4 veri e propri fotogrammi, provenienti da Cerveteri e sottratti al mercato clandestino grazie al lavoro di Guardia di Finanza e Soprintendenza, che rappresentano, tra le altre, alcune scene del mito greco come il duello tra Achille e Pentesilea.
Una conferma di come la Maremma “marittima” fosse – allora Vatluna si affacciava sul poi bonificato lago di Prile – punto di contatto e di scambio in un sistema fortemente integrato di “pianure liquide” nel quale i miti navigano e si assorbono, le tombe assumono conformazioni analoghe, le tecniche pittoriche come gli usi si contaminano.
Ennesima mostra di elevato valore per il MuVet che inaugura la stagione 2024; l’anno passato ha visto la presenza di straordinarie opere come i due Corridori, colti proprio l’attimo prima di scattare, del Museo Archeologico di Napoli e il Gladiatore vulneratus deficiens della Collezione Farnese, non trionfante ma ferito.