Il Tazebao – Dopo i giorni di caos elettorale nello spazio ex sovietico qui nel Vecchio Continente (in Georgia proseguono gli scontri, seppur più sporadici e già “attenuati” rispetto all’Ucraina nel 2013-2014; in Moldavia ha rivinto Maia Sandu solo grazie al voto di parte della diaspora e un sistema congegnato per avvantaggiare quella in Occidente a danno di quella in Russia, con seggi ripartiti per pura convenienza politica: 60 in Italia per 2.000 moldavi a fronte di solo 1 a Mosca), l’attenzione mondiale si è spostata sugli Stati Uniti per la notte di ieri sera. Negli States, infatti, nonostante sondaggi molto più cauti rispetto al 2016, che in questo caso davano Donald Trump e Kamala Harris contendenti in parità, il primo ha ottenuto sostanzialmente una vittoria schiacciante, conquistando tutti gli swing states a eccezione del Nebraska e assicurandosi ben 280 grandi elettori, 13 in più della soglia minima per la vittoria. A meno di non impossibili ma improbabili “ribaltoni” in seno a questi ultimi, Trump diventa così il 47° Presidente degli Stati Uniti, diventando il primo dopo Grover Cleveland (1885-1889 e 1893-1897) a espletare due mandati non consecutivi. Il periodo che va dunque da oggi al 20 gennaio 2025, quando il neo-eletto inquilino della Casa Bianca si insedierà, sarà con ogni probabilità decisivo di molti aspetti della lotta per l’egemonia mondiale: si vorrà giungere al conquibus da parte di ambo i campi di questa nuova Guerra Fredda che diventa sempre più calda ogni giorno che passa. (JC)

Trump torna nel Regno Unito, ma le acque tra le due sponde dell’Atlantico sono parecchio più fredde che nel 2019. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – A pochi giorni dall’enorme manifestazione ultraconservatrice a Londra, le cui stime “meno ufficiali” accompagnate alle riprese girate