Per la rubrica i soldi che non ci sono: ITA Airways non decolla e la Juve rimane a terra. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – Sembra la fotocopia della storia dei fiorentini a Madeira, di cui abbiamo trattato ieri l’altro, traslata però a livelli più alti ma con lo stesso copione. Con un pizzico di comiche illogicità degne dei migliori film di Totò o Troisi: ITA Airways, nonostante l’imminente concretizzazione del già concluso trasferimento a Lufthansa, aveva concluso con la Juventus (anch’essa alle prese come un buco di 200 milioni nel bilancio e una squalifica per un anno da tutte le coppe, più i processi nell’ambito dell’inchiesta Prisma) un contratto per una sponsorizzazione triennale da 41 milioni di euro, cifra che nessuno dei due contraenti ha in dotazione. Per questo, non appena giunta a Palazzo Chigi la notizia dell’accordo in procinto di essere siglato, la Presidente Meloni ha dato l’ordine di fermare e annullare tutto. Se questa mossa ha avuto il pregio di evitare tracolli, danni e problematiche ancor peggiori, dall’altra parte ciò raffredda ulteriormente i rapporti del governo con Elkann e col gruppo Stellantis, che la Meloni sollecita dappresso a investire di più in Italia. Una faccenda che dà tutta la misura dell’avanzamento della dismissione nel nostro Paese, considerando anche i contratti da 30 milioni conclusi da Milan e Inter rispettivamente con Emirates e Betsson. Dalla Cina verso gli Emirati Arabi e la Svezia: l’Italia sta già passando alla fase del subappalto. (JC)

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