«Non siamo lontani da un conflitto serio»: la lucida analisi del presidente serbo. Il Tazebao del giorno

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Il Tazebao – In un’intervista rilasciata al settimanale svizzero Die Weltwoche (“La settimana del mondo”), il presidente serbo Aleksandar Vučić, da poco rieletto, ha condotto un’analisi estremamente lucida e spassionata sulla tendenza alla guerra in atto nel mondo: a precisa domanda, ha dato un’altrettanto precisa risposta per la quale, che si voglia o meno parlare di terza guerra mondiale, è lecito aspettarsi un grande e serio conflitto nei prossimi 3-4 mesi, poiché nessuna delle parti in campo, né la NATO e l’Occidente collettivo, né la Russia, può permettersi di perdere in Ucraina. Secondo il suo punto di vista, infatti, se i primi uscissero sconfitti, l’attuale mondo unipolare verrebbe annientato o ridotto talmente ai minimi termini che ne seguirebbe una totale perdita di autorità e autorevolezza per l’Occidente stesso; se perdessero i secondi, previsione non meno fosca, la Russia stessa cesserebbe di esistere. La parola pace è sparita dal discorso pubblico, fa notare Vučić, e nessuno sta prendendo la minima iniziativa per raggiungerla poiché a nessuno interessa. Pertanto in Serbia, egli rivela, hanno controllato i dati sulle riserve di carburante, sale, zucchero e altri generi di prima necessità. «Nessuno sa cosa ci aspetta in futuro» e «l’Occidente sottovaluta la Russia e Putin», sono le sue conclusioni.

 

 

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