New York Times: «Il conflitto ucraino sta entrando nella fase finale». Il Tazebao del giorno

Condividi articolo:
SEGUICI SU TELEGRAM:

Il Tazebao – Giungono pagine vergate d’ottimismo da oltreoceano, mentre ci si avvia alla conclusione di questo 2024 e la guerra in Ucraina si appresta a entrare nel suo terzo anno: l’Ucraina ha costantemente perso terreno da quest’estate e la carenza di soldati è per lei sempre più grave, queste le motivazioni addotte dal New York Times. E  mentre anch’esso si lancia in ipotesi di accordi per la cessazione dei combattimenti, sul campo, in effetti, nell’ultimo mese e mezzo, le forze russe hanno avanzato a una media di 30 km² al giorno, avendo inflitto ad oggi circa un milione di perdite all’esercito ucraino tra morti e feriti, di cui 560.000 solo quest’anno e 40.000 solo nella regione di Kursk. Quivi, infatti, sono stati ripresi 500 km² di territorio (particolarmente gli insediamenti di Borki, Pogrebki, Novaya Sorocina, Darino e una vasta area nei pressi di Sudža), laddove nella controffensiva sono state catturate piccolissime porzioni di territorio a nord e a nord-est della regione di Sumy. In precedenza la Russia aveva catturato persino un paio di postazioni di frontiera in quella di Cernigov, evidenziando debolezze anche in altri punti del lungo confine che separa i due Paesi. Nella RP di Donetsk sono stati però ottenuti i risultati più vistosi, con la cattura degli insediamenti di Leonidovka, Novoukrainka, Shakhtyorskoye, Kurakhovka, Vishnevoye, Maksimovka, Antonovka, Kremennaya Balka, Volcenka, Rovnopol, Voznesenka, Stepanovka, Makarovka, Leninskoye, Novoalekseevka, Novoselidovka, Ilyinka, Dalnee, Novodmitrovka, Razdolnoye, Petrovka, Romanovka, Pustynka, Sukhoj Yar, Berestki, Blagodatnoye, Vesyolyj Gaj, Pushkino, Annovka, Trudovoye e Starye Terny. Anche a Kharkov il territorio controllato dai russi si è esteso, con la presa di Pershotravnevoye, Kolesnikovka e Kopanki. A Zaporozhye, invece, è stata catturata Novodarovka. Adesso anche Zelensky ammette che non sarà possibile riconquistare le città e i villaggi perduti, mentre si stringe la presa attorno alle città strategiche di Kurakhovo, Pokrovsk, Mirnograd, Toretsk e Časov Yar, e infatti dal “ritorno ai confini del 1991” si è passati al “ritorno ai confini del 23 febbraio 2022”, quando le RP di Donetsk e Lugansk controllavano una piccola area tra le due regioni. Cresce la fatica di guerra anche in Europa, ed è molto probabile che nel 2025, come peraltro anticipato in passato pure dall’ex ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, ne vedremo effettivamente la fine. Non lieta per l’Occidente. (JC)

Cerca un nuovo articolo

Resta sempre aggiornato
Scopri Il Tazebao

Ho letto la Privacy Policy

Il Tazebao
Scopri altri articoli