Cerca
Close this search box.

Nasrallah: «La prima fase della nostra risposta a Israele può dirsi completa». Il Tazebao del giorno

Condividi articolo:
SEGUICI SU TELEGRAM:

Il Tazebao – Nella nottata di ieri Hezbollah, come risposta all’assassinio del suo comandante Fouad Shukr avvenuta il 30 luglio, ha lanciato 340 missili Katiusha dalla Beqaa verso il territorio settentrionale di Israele, colpendo in particolare la base di Galilot (che ospita l’Unità 8200, responsabile dell’intelligence e dello spionaggio, situata a 110 km dal confine libanese e a 1,5 km da Tel Aviv; da lì sono partiti i recenti omicidi dei comandanti e dei civili libanesi) e diverse altre caserme e siti militari, tanto sul territorio israeliano come nel Golan. La veemente risposta israeliana ha, però, colpito principalmente obiettivi civili nel sud del Libano, senza riuscire a distruggere che due lanciarazzi e dieci lanciatori di droni, mentre questi ultimi, da parte libanese, hanno superato tutti il confine e hanno raggiunto nella maggior parte i loro obiettivi. Gli stessi lanciatori di droni, come ha sottolineato Nasrallah nel suo discorso televisivo di ieri, sono economici e sostituibili («Ne abbiamo migliaia», ha sottolineato). Le Forze di Mobilitazione Popolare irachene hanno lanciato un drone verso Haifa, ma le nuove norme restrittive adottate da Netanyahu sulla diffusione dei danni a infrastrutture militari rendono difficile capire se sia arrivato a destinazione o meno. Per bocca dei portavoce dei Pasdaran, l’Iran è tornato a far sapere che la risposta per l’omicidio di Ismail Haniyeh a Teheran arriverà «a sorpresa» e «potrebbe essere un attacco o aereo, o di terra, o una combinazione dei due». (JC)

Cerca un nuovo articolo

Resta sempre aggiornato
Scopri Il Tazebao

Ho letto la Privacy Policy

Il Tazebao
Scopri altri articoli