Per arricchire il ciclo analisi sul conflitto in Ucraina ospitiamo Umberto Minopoli, che dettaglia alcune proposte dell’Associazione Italiana Nucleare.
L’invasione dell’Ucraina ci costringerà a riscoprire l’austerità: consumare meno gas per importarne di meno. Può darsi che sia inevitabile. Ma sarebbe un errore farne un modello di vita, come qualcuno – “mi illumino di meno” – già azzarda. Insomma, la povertà energetica come modello di esistenza. Sarebbe un errore. Il gas russo va sostituito con gas importato da altre aree del mondo e con gas estratto dal nostro sottosuolo. Ma vanno anche diversificate le fonti con cui si produce elettricità. Che sono due (non una): rinnovabili e nucleare. L’Europa deve considerare l’energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari (quelle esistenti e quelle in costruzione) come una risorsa europea. Si tratta di energia elettrica continuativa e abbondante, non dipendente da fonti esterne. L’energia delle centrali nucleari attuali e in costruzione va considerata risorsa europea.