Il Tazebao – Si sa: in ogni sommovimento interno, rivoluzione o guerra civile che sia, la capitale è sempre tra le ultime a cadere, ma quando viene messa in pericolo, le sorti di chi la difende sono quasi sempre segnate. Dal punto di vista del PD, la “capitale” è sicuramente la (momentaneamente) sonnolenta e abulica Firenze, gestita dalla giunta Funaro come se niente stesse accadendo fuori dalle sue mura. Ma da Milano a Pesaro, da Torino a Bologna (con echi a Modena) fino alla vicinissima Prato, «fischia il vento e infuria la bufera». La “Mattonopoli” milanese si è espansa fino a Bologna, dove, come in ogni rivoluzione o guerra civile, ci sono stati disertori dalle file del partito al potere che, in questa fattispecie, hanno denunciato anch’essi i permessi “troppo facili” per i lavori edilizi. L’“Affidopoli” pesarese vede indagato addirittura un europarlamentare, Matteo Ricci, candidato alla presidenza regionale delle Marche, insieme ad altri 23: egli, però, decide di tirare diritto e parla di «attacco delle destre incattivite», pur se scaricato dagli alleati. Anche qui, come in ogni rivoluzione o guerra civile. E se Fratelli d’Italia non può capitalizzare gli effetti sicuramente ascrivibili alla Riforma Nordio (paradosso dei paradossi), per l’imbarazzo siciliano, lo fa il M5S che rispolvera la sua vena giustizialista: Fico in Campania vuole «liste pulite» (da toccare, evidentemente, con Mani altrettanto Pulite…), Conte va all’attacco e i pentastellati salgono nei sondaggi, mettendo però a dura prova gli esperimenti di alleanza coi dem che si stanno tentando in varie regioni, Toscana inclusa. Includendo anche lo scandalo interno delle tessere false a Pisa, quanto potrà reggere il PD fiorentino? (JC)

Nuovo conflitto tra Thailandia e Cambogia: stavolta ci sono “scappati” morti e feriti. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – «Vale comunque la pena ricordare che gli esiti delle arbitrarie spartizioni territoriali coloniali e post-coloniali, oltre che