Il Tazebao – Ieri la minoranza in Consiglio comunale a Firenze, capeggiata da Eike Schmidt e Paolo Bambagioni, ha sollevato più di un interrogativo per quanto concerne la questione della cosiddetta “Terza Torre” a Novoli, progetto già fermo nonostante gli iniziali annunci in pompa magna del Presidente della Regione, Giani. Intanto, però, 500.000 euro – solo – per la progettazione sono già stati investiti, per un progetto che, per come concepito dal PD, separerebbe la sede della Regione dal contesto urbano, erigendo un vero e proprio muro di cinta, il tutto senza neanche chiedere il parere dei cittadini al netto dei tanti discorsi sulla “partecipazione”. Bambagioni e Schmidt propongono, invece, lo svolgimento del progetto come un’occasione per effettuare una riqualifica generale del territorio, a partire proprio dal confronto coi cittadini e i comitati locali. Frattanto, una nuova inchiesta de La Nazione, dopo quelle uscite nei giorni scorsi, fa luce sul fatto che Firenze è crollata di ben 30 posizioni (da 6ª a 36ª) per qualità della vita, a causa di caro casa e sicurezza: mentre si tocca il poco invidiabile primato di 2.053 denunce ogni 100.000 abitanti, si calcolano addirittura la necessità di 105 mesi di stipendio per acquistare un appartamento. Previsione forse anche ottimistica, se consideriamo che, secondo uno studio su salari e ricchezza ad opera di alcuni docenti della Sapienza, la quota di ricchezza confluita nei redditi da lavoro è scesa del 12% tra il 2020 e il 2023. Continua, quindi, ad ampliarsi la forbice sociale, dimostrando ancora una volta, casomai ce ne fosse bisogno, l’attualità delle tesi socialiste. (JC)
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