Il Tazebao – «Insieme più sicuri. Il rafforzamento della preparazione e della prontezza militari e civili dell’Europa»: questo l’emblematico titolo del rapporto presentato ieri alla Commissione Europea, dietro incarico della presidente Ursula Von der Leyen, dal Consigliere speciale del Presidente della Commissione Europea, Sauli Niinistö, ex Presidente della Repubblica finlandese dal 2012 al 2024. Sette dei nove capitoli del documento sono dedicati alle misure da adottare, a livello non solo politico e istituzionale ma anche sociale, tra i cittadini, in caso di guerra. Non si tratta di un’eventualità remota, perché il nemico è chiaramente indicato: la Russia. Si delineano dunque delle linee fondamentali circa i comportamenti da tenere da parte loro nel caso in cui la Russia lanci una guerra (convenzionale o nucleare), tra cui l’accumulo di riserve per tre giorni, ma si parla anche del potenziamento della difesa, della costruzione di una “reciproca resilienza coi partner mediante una diplomazia europea assertiva” (cioè le alleanze), la “guerra di cervelli con attori malevoli onde scongiurare attacchi ibridi” (perlopiù cibernetici) e il “rendere capace l’UE di funzionare in qualsivoglia circostanza”, il che, visti i capitoli sulla cooperazione economica, significa procedere all’economia di guerra. Non a caso il primo capitolo parla di «decifrare le crisi di oggi e anticipare le minacce di domani». Ma non è solo la Russia il nemico identificato da Bruxelles: facendo eco alla nuova linea americana sull'”asse del male”, si menzionano anche Cina, Iran e Corea del Nord; quest’ultima, peraltro, ha lanciato oggi un ICBM che, secondo il governo giapponese, potrebbe superare i 15.000 chilometri di gittata. Si stanno formando le alleanze e la diplomazia è sempre più evanescente: meglio iniziare a prepararsi davvero. (JC)
Moldavia: il giocattolo Sandu si è rotto. E l’UE ha pronto il nuovo leader “indipendente” (che piace a Macron)
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