Il Tazebao – Se Israele intende mantenere fede alle sue dichiarazioni, da questo momento in poi dovrebbe seguire la tanto attesa de-escalation. La decapitazione di Hamas e di Hezbollah era un obiettivo prefissato, fin dal 7 ottobre, dai vertici israeliani, raggiunto in tempi tutto sommato rapidi. Altro discorso sono le organizzazioni. “Il conto è stato pagato”, come ha detto Netanyahu, o la guerra proseguirà? Se poi c’è un obiettivo più grande, un grande Israele, lo si capirà a breve. Del resto, ogni bomba è sempre la penultima. In un mondo che procede, non ci stanchiamo di ripeterlo, a marce forzate verso la guerra per l’egemonia, la penisola, più espressione geografica che fattore di potenza, è nella condizione della massima fragilità interna. Non è tutta colpa di Meloni o della sua classe dirigente, anzi la premier ha fatto qualche gesto, più simbolico che sostanziale (apprezzabile la toccata e fuga in Libano), per riaffermare un brandello di autonomia. Non basta e non potrebbe. Tra un caso Boccia, da noi indicato come giro di boa del governo, gli allagamenti da Nord a Sud e nel Centro, dove si allaga sull’allagato, e lo schiaffo di Gjader in Albania, la debolezza è al massimo. Non potrebbe essere altrimenti, perché la storia presenta il suo conto. Non resistiamo a una piccola nota di colore locale, tanto variopinta da essere arcobaleno. Ieri, i giornalisti del gruppo di cui fa parte La Nazione, il giornale della borghesia fiorentina, hanno scioperato contro i nuovi tagli imposti dalla direzione. Ciò è avvenuto, con la conseguenza tragicomica di non avere notizie, nel giorno del festival di Luce!, giornale nato per dar sfogo ai “nuovi diritti” che ancora una volta si rivelano per quello che sono: un paravento per mascherare il taglio ai diritti sociali. Consigliamo, una volta di più, di sculettare meno e di quagliare di più, magari prima aprendo gli occhi.
La guerra di Israele passa alla seconda fase. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – La terza guerra del Libano, iniziata ormai un mese e mezzo fa, ha visto nell’ultima settimana un