L’Italia vuole tornare grande con il Socialismo: alcuni commenti (e critiche) al Manifesto

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«Quella socialista è una grande storia, che deve proseguire guardando alle sfide del contemporaneo, con nuovi metodi di lotta e di condivisione, ma la lucidità di sempre». Non è passato sottotraccia – a differenza di molte altre iniziative socialisteggianti – il Manifesto che Il Tazebao, in occasione dei primi quattro anni di attività, ha lanciato. Per un’Italia libera, socialista, grande. Insieme alle firme sono arrivate anche molte riflessioni, il più delle volte entusiastiche.

Rodolfo: “Aderisco pienamente, da socialista craxiano, al manifesto. Viva il socialismo tricolore!”

Michele: “D’altra parte Gesù Cristo è stato il primo socialista”.

Raffaele: “Sono felice di sottoscrivere il vostro appello, criticarvi per migliorarlo e mettermi a disposizione per i temi che vorrete sottopormi”.

Paola: “Letto il manifesto: ne sottoscrivo i contenuti e gli obiettivi”.

Antonio: “Appello moralisteggiante. Lo boccio inesorabilmente”.

Emanuele: “Io, Emanuele, militante Socit, sottoscrivo il manifesto dei Tre Gracchi”.

Alessandro: “Io, militante siculo di Socialismo Italico, sottoscrivo il manifesto. Viva il socialismo! Viva la Patria!”

Andrea: “Per quello che può contare vi stimo e vi abbraccio e spero che il grande spirito vi dia la forza di continuare a vivere con passione nella nostra grande civiltà”.

Francesco: “Molto bene. Molto bene”.

Vittorio: “Firmo orgogliosamente. «Il socialismo è il popolo come entità senziente unificata e dominatrice di sé stessa. Lo stato socialista è protezione contro l’oppressione dei cittadini da parte degli illegittimi imperi privati che predano sull’atomizzazione e sui desideri irrazionali»”.

(in aggiornamento)

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