Il Tazebao – Si fa un gran parlare di “grandi opere”, ricollegandoci con la memoria ai tempi dell’ultimo governo Berlusconi e al periodo finale del M5S-Lega (soprattutto per la questione del TAV), specie da quando il ministro Salvini ha ritirato fuori dal cassetto il ponte sullo Stretto di Messina. Tra chi si arrovella per dimostrarne l’infattibilità e chi per provare l’esatto opposto, pochi, però, hanno prestato attenzione a una notizia freschissima ma che non ha suscitato eguale scalpore sui media: dopo il Frejus, la cui riapertura continua a venire posticipata da un anno, il traforo del Bianco verrà chiuso per tre mesi a partire dal 2 settembre fino al 16 dicembre per “lavori non più rimandabili”, con ovvie e pesanti conseguenze per il commercio tra Italia e Francia: parliamo infatti di importazioni per quasi 7 miliardi ed esportazioni per circa 10, 43 milioni di tonnellate di merci su gomma e 3 milioni su rotaia. Il motivo addotto risiederebbe nell’instabilità geologica del sito della galleria da parte francese, con rischi di continue frane. Una chiusura d’anno ancor più complicata e verosimilmente amara per gli imprenditori del Nord Italia. Viene da chiedersi, però, che ne sarà dei traffici di armi da una parte all’altra delle Alpi. (JC)
La guerra di Israele passa alla seconda fase. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – La terza guerra del Libano, iniziata ormai un mese e mezzo fa, ha visto nell’ultima settimana un