Il Tazebao – Benché sia diffusa l’idea, e molto probabile l’eventualità, che Netanyahu potrebbe assai verosimilmente trovarsi le mani più libere per le sue azioni in Medio Oriente con Trump alla presidenza degli Stati Uniti, questi tuttavia ha fatto trapelare una certa sollecitudine affinché la guerra d’Israele giunga a una fine (da non trascurare il fatto che la maggior parte degli arabo-americani ha votato proprio per lui). Né le varie forze dell’Asse della Resistenza hanno mostrato timori o intimidazioni: ne sono la prova le recenti dichiarazioni di Naim Qassem, segretario generale di Hezbollah, e di Hamas sul fatto che la lotta contro le truppe di Tel Aviv non è ispirata da ragioni politiche e pertanto non si fermerà fino a quando non verrà posta fine all’aggressione contro la Palestina e il Libano. Ieri, infatti, entrambe hanno divulgato video delle loro ultime operazioni militari, in particolare Hezbollah uno dei dieci razzi lanciati da Hezbollah ha danneggiato un Boeing 777 all’Aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv (20 feriti) e distrutto diverse installazioni ad Avivim. Anche le forze della Resistenza Irachena si sono “fatte vedere”, lanciando attacchi con droni sulle regioni meridionali di Israele e sulle sue basi militari nelle Alture del Golan. (JC)
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«Da secolare squallore a vita nuova restituito»*. Un nuovo salotto ad hoc donato da una borghesia con pretese aristocratiche –