Caro Direttore,
Solo oggi leggo: “Leggete autori meno noti e comprate manifesti estremisti”. L’artiglio del ‘Falco’ contro la pappetta editoriale per semi-colti conformisti (e larper). E come non potrei essere d’accordo!
Tu sai, da quando vergai questo, che cosa è per me una libreria.
Certamente Shakespeare & Co. è l’icona sofferente delle librerie romantiche in cui il proprietario prestava i libri ad un giovane ed inesperto avido di letture che voleva fare lo scrittore.
Noi “abbiamo”:
La libreria L’Ora Blu a Firenze;
La libreria Rebecca a Siena;
Forse la libreria del Mondo Offeso a Castelnuovo Berardenga.
E forse ce ne sono altre….. forse
L’esortazione di AFP è interessante ma non operativa, non militante, non pre-apocalittica: se una entità culturalmente riconosciuta, un partito, una associazione, facesse stampare i libri dimenticati /disallineati/sconvenienti e li distribuisse nelle librerie indipendenti o tramite i suoi aderenti/appartenenti, tale azione diventerebbe sì culturalmente significativa ma anche e soprattutto politicamente sorprendente.
Spacciatori di libri negli stadi…
RT