Il Tazebao – Un gigante dai piedi d’argilla: è la prima metafora che viene in mente osservando la situazione giapponese. La recente pubblicazione del Libro Bianco sulla Difesa 2025 ha delineato il più ampio piano di riarmo dalla fine della Seconda guerra mondiale, con una spesa di 3.7 miliardi di dollari per l’acquisto di missili a medio e lungo raggio e relative attrezzature dagli Stati Uniti, più 400 Tomahawk e missili di tipo 12 potenziati per il raggiungimento di una gittata di oltre 1.000 km. L’obiettivo è assicurarsi una capacità di attacco preventivo e di conduzione di operazioni multidominio. I Paesi nel mirino sono anch’essi chiaramente esplicitati: Russia, Cina e Corea del Nord. Tutti e tre hanno già prontamente risposto alla minaccia nipponica, condannandola senza mezzi termini e annunciando adeguate contromisure in caso di aggressione. L’apparente forza ritrovata dell’ex impero del Sol Levante, però, fa da sfondo a una marcata debolezza e instabilità interna: le elezioni parlamentari di domenica hanno visto il Partito Liberal Democratico al potere perdere il controllo anche della camera alta della Dieta Nazionale, perdendo 19 seggi e restandogliene così il controllo di 122 su 248. Se però il principale partito di opposizione ha mantenuto i suoi 22, i veri vincitori sono stati i conservatori di centrodestra del Partito Democratico per il Popolo e, soprattutto, i trumpisti del Sanseito (“Partito della Partecipazione Politica”), che ottiene gli stessi 13 seggi del primo ma si guadagna per la prima volta una rappresentanza istituzionale dopo cinque anni di esistenza e con un programma assai più radicale e populista. Emerso nel 2020 come partito di contestazione senza compromessi alle politiche anti-Covid, esso tuttavia sostiene il riarmo nucleare del Giappone pur avendo rapporti ambigui con la Russia (il segretario generale si è dissociato dalla recente intervista di un candidato a Sputnik News ma precedentemente aveva detto che «Mosca non dovrebbe essere ritenuta interamente responsabile della guerra in Ucraina»), è contrario a immigrazione e diritti LGBT e sostiene l’agricoltura biologica in opposizione alla globalizzazione. Si ispira al Partito Repubblicano statunitense e vanta rapporti, in Europa, con AfD, Reform UK e Rassemblement National. Sullo sfondo del miglioramento dei rapporti di Tokyo con la Cina, tale mossa potrebbe complicare ulteriormente la gestione delle politiche interne ed estere in Giappone, adesso in mano a un governo di assoluta minoranza come non accadeva dal 1945. L’arcipelago nipponico, dunque, si trova nell’occhio del ciclone più di quanto non si pensi. (JC)

Starmer e Merz firmano il Trattato di Kensington, Mosca annulla l’accordo militare del 1996 con Berlino. Si realizzerà il vecchio sogno di Churchill? Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – Londra e Berlino adesso sono insieme, la seconda sotto la prima, con le armi puntate verso Mosca.