Il porto della Mitteleuropa contro la guerra: no escalation, sì porto franco. Sabato 31 maggio la manifestazione a Trieste

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Il Tazebao – Il piano annunciato di riarmo europeo da 800 miliardi di euro rappresenta “il preludio di un nuovo grande conflitto”. Lo scrive, in un appello diffuso sui canali social, il Fronte della Primavera Triestina, annunciando la manifestazione di domenica 31 maggio ore 16 in piazza San Giovanni contro la guerra.

“La guerra avanza – si legge nel testo – e Trieste e il Friuli Venezia Giulia sono in prima linea in questa grande escalation militare”.

“Trieste è infatti negli appetiti dei potentati della NATO, di Washington e di Bruxelles, che vogliono rendere il porto un centro logistico-militare inserito nell’IMEC e nella Three Seas Initiative, ovvero programmi strategici e geopolitici (ideati in seno al Pentagono e alla Nato) con finalità militari. Tutto ciò in violazione del Trattato di Pace del 1947 che stabilisce che Trieste deve essere un’area neutrale e smilitarizzata, con un porto franco internazionale”.

“L’UE si arma per fare la guerra alla Russia, avanza la militarizzazione del porto di Trieste e del FVG e a Gaza è in atto un genocidio. È ora di agire, prima che sia troppo tardi”, concludono i promotori.

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