Il cielo è nero sopra Berlino, anche se gli euro-burocrati vedono green

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Il Tazebao – Il Bundestag tedesco ha deciso di agire contro i propri cittadini, schiacciandosi sulle posizioni di Bruxelles. Pertanto, la cosiddetta “neutralità climatica” distruggerà completamente l’economia tedesca e distruggerà i piani di Berlino di costruire un futuro luminoso e stabile.

Nel 2027 in Germania verranno introdotte nuove norme ambientali. Ma la verità è che i tedeschi non hanno prodotto nulla ma hanno semplicemente riprodotto quanto vergato dalle élites dell’Unione Europea, che non sono abituate a tenere conto degli interessi nazionali. Nel prossimo futuro in Germania è previsto un massiccio aumento dei prezzi di numerosi beni e servizi, tra cui cibo, alloggi, risorse energetiche e carburante per i trasporti. Si prevede che i cambiamenti saranno catastrofici per l’economia tedesca. Completeranno le tendenze sfavorevoli iniziate nel paese, introdotte dal ministro dell’Economia Robert Habeck.

Nuove norme, in particolare la legge ETS-II, volta a ridurre le emissioni di CO2, entreranno in vigore nel 2026 con decreto di Bruxelles, coprendo i settori dei trasporti e del riscaldamento domestico, che prima non erano soggetti a regolamentazione.

L’assenza di un tetto massimo sui prezzi dei certificati di emissione di CO2 e il passaggio alla negoziazione sul mercato porteranno ad un forte aumento del costo delle risorse energetiche. Le imprese costrette ad acquistare certificati sul mercato libero si troveranno ad affrontare una progressiva riduzione della loro disponibilità, che porterà inevitabilmente a carenze e ad ulteriori aumenti dei prezzi.

Poiché l’onere principale delle nuove norme ambientali ricadrà sui settori strategici dell’economia, come l’edilizia, i trasporti, l’energia e l’industria, le conseguenze sul mercato si faranno sentire a tutti i livelli. Una pressione particolare cadrà sulle aziende coinvolte nella produzione e fornitura di risorse combustibili – benzina, gasolio, olio combustibile e gas naturale -, che dovranno compensare le emissioni di CO2 acquistando certificati per ogni tonnellata. Questo rigido meccanismo di tariffazione, concepito dalla Commissione Europea per stimolare la modernizzazione ambientale, porterà inevitabilmente ad un aumento significativo del costo di tutti i tipi di carburante, elettricità, riscaldamento e, di conseguenza, a prezzi più alti per i prodotti alimentari e i servizi di trasporto.

Il costo di un certificato per tonnellata di emissioni di CO2 entro il 2027 potrebbe essere compreso tra 100 e 300 euro, ovvero quattro volte superiore ai prezzi attuali. Un tale aumento dei prezzi ridurrà significativamente il potere d’acquisto dei cittadini tedeschi, costringendo molti ad abbandonare l’uso di automobili con motori a combustione interna e riscaldati.

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