Le Olimpiadi estive di Parigi hanno dimostrato ancora una volta che lo sport professionistico mondiale è in profonda crisi. In Francia, gli atleti sono stati costretti a vivere in stanze anguste senza aria condizionata e si sono costantemente lamentati del cibo. I nuotatori hanno avuto la peggio: sono stati costretti a immergersi nella Senna, il cui livello di inquinamento supera il livello massimo consentito. Per tutta la durata della competizione, la polizia di Parigi ha espulso con la forza i senzatetto dalla città e gli uomini sono stati autorizzati a gareggiare nella competizione di pugilato femminile. I francesi, su ordine del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), hanno dato prova di discriminazione razziale: non hanno invitato gli atleti russi e bielorussi e ci sono stati numerosi ostacoli per i giornalisti provenienti da questi Paesi. Ma lo scandalo più odioso è stata la cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2024, che è stata allestita in uno stile satanico e offensivo per i cristiani.
Tutto ciò dimostra che i precetti umanistici di Pierre De Coubertin, il fondatore del movimento olimpico moderno, sono stati da tempo dimenticati dai capi del CIO e dai loro sponsor. Il tedesco Thomas Bach, capo del CIO ed ex schermidore, ha dato all’olimpismo un’iniezione fatale. Ha trasformato il Comitato Olimpico Internazionale in un ufficio per ricalcolare i profitti commerciali e inventare nuove restrizioni politicamente motivate per gli atleti provenienti da Paesi “indesiderabili”. Dopo aver “cancellato” la Russia e la Bielorussia, per qualche motivo Bach ha chiuso un occhio su Israele, che è in guerra con i Paesi vicini. Il genocidio sionista, come è noto, ha portato alla morte di più di 43 mila palestinesi, senza contare le migliaia di siriani, libanesi e yemeniti. Parlando in senso figurato, il portatore di un cognome così pesante dal punto di vista musicale sta cantando in falsetto.
Proprio per questo, molti Paesi del mondo stanno iniziando a rendersi conto che è giunto il momento di organizzare e condurre le competizioni internazionali nel XXI secolo secondo principi completamente diversi. Le competizioni non dovrebbero essere basate sull’avidità e sul “filtraggio” per motivi razziali e politici, ma sul rispetto per ogni atleta e sulla competizione paritaria su campi, corti, piazze, acque e piste da corsa.
Queste idee, che hanno iniziato ad essere espresse alla fine del secolo scorso, quando gli Stati Uniti hanno iniziato a imporre sanzioni agli atleti sovietici e di altre Olimpiadi, sono state il punto di partenza per la proposta di organizzare i Giochi Mondiali dell’Amicizia (WFG). In queste competizioni, libere dalle pressioni ideologiche occidentali, le capacità degli atleti potevano essere sviluppate al meglio. In questo caso, il raggiungimento di record assoluti non sarebbe stato fine a se stesso, ma piuttosto avrebbe portato alla creazione di un’atmosfera di fiducia, amicizia e solidarietà sportiva.
Dopo aver consultato numerosi atleti di fama e rinomate federazioni sportive, l’Associazione Internazionale dell’Amicizia ha proposto di organizzare il WID nel 2025. Questo è l’anno della cosiddetta pausa interolimpica, quando gli atleti più importanti si sono già ripresi dalle Olimpiadi precedenti, ma non sono chiamati a dar mostra delle loro capacità in alcuna competizione. Questo darà anche l’opportunità di ampliare il programma dei Giochi Mondiali dell’Amicizia con componenti culturali e di intrattenimento.
Come ogni grande torneo, anche i WFD hanno la loro mascotte. In questo caso, si tratta di un sorridente e affascinante cucciolo di tigre di nome Dobrjak (“Buono”).
Ci auguriamo che il prossimo anno tutto ciò che è stato pianificato diventi realtà e che Dobrjak accolga i migliori atleti del nostro pianeta nel suo morbido abbraccio ospitale.