Il Tazebao – Il Ramadan che i musulmani celebrano quest’anno è il primo da quando le ormai storiche tensioni in Palestina sono sfociate nella guerra aperta e a tutto campo, dopo il 7 ottobre 2023. Ivi la repressione delle forze israeliane contro le celebrazioni si è infatti rafforzata con l’istituzione di presidi di polizia e l’inasprimento della repressione a mezzo social contro le informazioni indipendenti sulla situazione (20 gli arresti finora effettuati). Sullo sfondo di una Gerusalemme militarizzata e delle varie restrizioni per le visite alla moschea di Al Aqsa, gli arabi al di qua e al di là del filo spinato che separa lo Stato d’Israele e l’Autorità Nazionale Palestinese non esibiranno decorazioni di alcun tipo per rispetto dei morti provocati dall’invasione israeliana seguita all’offensiva di Hamas. Nel frattempo, il Presidente americano Biden ha reiterato dichiarazioni di sostegno all’invio di aiuti umanitari a Gaza (i cui pacchi, tuttavia, l’8 marzo sono stati sganciati scorrettamente e hanno ucciso 5 persone, ferendone 11), a un cessate il fuoco e una stabilità a lungo termine per la regione. (JC)
“Vuoi tu varcare la soglia di Parvus?” Da un’intervista privata…
Lo contattiamo in quello che lui dice “un momentaccio”. Passa un attimo in cui sentiamo un frusciare di fogli e