Il Tazebao – Nell’occhio di un ciclone furibondo sono finiti i due padri del nuovo movimento MAGA, Donald Trump ed Elon Musk. Mentre il primo deve affrontare l’ira dei suoi alleati per i nuovi dazi e quella dei suoi sostenitori che affogano i cappellini rossi del Make America Great Again nel fuoco della rabbia per le promesse tradite (dalla reindustrializzazione alla ripresa economica passando per lo stop agli aiuti all’Ucraina, sostituite da un servilismo sempre più acritico nei confronti di Israele), inframmezzate dalle nuove inchieste sul caso Epstein (contraltare al Pfizergate di Ursula Von der Leyen?), il secondo cerca una via d’uscita “politica” dai non minori problemi che lo tormentano. È così che il fondatore di X, ormai ai ferri corti col suo padrino, ha annunciato tramite questa piattaforma la fondazione del suo «America Party», forse una scopiazzatura rivestita dello storico Boston Tea Party, già tuttavia riesumato nel 2009. Ma questa notizia è stata presto offuscata dall’apertura di un’indagine penale proprio contro X da parte del governo francese, che accusa la rete sociale di «rafforzare i discorsi d’odio e minacciare la democrazia». Subito difesa dal CEO di Telegram, Pavel Durov, che con i francesi non ha il suo santo viste le grane giudiziarie che anch’egli vi ebbe l’anno scorso, le polemiche al centro delle quali è finita Grok xAI, che potremmo definire lo spin-off dell’ex Twitter, sembrano ahinoi corroborare la versione di Parigi: negazionismo dell’Olocausto, risposte antiebraiche, tesi sul “genocidio bianco” ed elogi a Hitler, il tutto basato su rimandi a post dello stesso Musk qualora nel sistema non sia presente una risposta preimpostata. Decisamente troppo anche per il suo staff, dal quale si è infatti dimessa la CEO Linda Yaccarino. Sebbene non sia stata fornita una spiegazione ufficiale da nessuna delle due parti, la motivazione ritenuta più verosimile risiederebbe appunto nei contrasti sull’opera di moderazione dei contenuti. E se Grok xAI sarebbe «l’Intelligenza Artificiale più avanzata al mondo», c’è quasi da porsi la domanda se davvero il movimento di Trump stia per giungere al crepuscolo. Le primarie non sono poi così lontane. (JC)

Cova cenere sotto il tappeto nel continente nero: Etiopia ed Eritrea di nuovo ai ferri corti, e quell’astio che non ti aspetteresti tra Sudan ed Emirati Arabi Uniti. Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – Settimane di aspre tensioni nel Corno d’Africa, da dove giungono notizie di nuovi schieramenti di armi pesanti