Il Tazebao – Grande festa in Piazza Grande! Tra parate militari e celebrazioni pompose (con tanto di Frecce Tricolori), le istituzioni hanno salutato la portaeromobile “Trieste”, nascosta dietro l’immagine romantica della nave d’epoca Vespucci, sbarcata ieri in città.
Mentre si consumava questo consueto e squallido teatrino, il Fronte della Primavera Triestina era presente al presidio indetto insieme al Coordinamento No Green Pass e Oltre e Insieme Liberi, per dare il nostro malvenuto a questo gigante di morte e denunciare i piani di militarizzazione del nostro porto libero. La “Trieste”, costata oltre 1,1 miliardi di euro (l’equivalente di 50 ospedali o 500 scuole), è l’esempio lampante della natura antipopolare dei governi in carica. Per gli stipendi, per le scuole, per la sanità, i soldi sembrano sempre mancare, ma quando si tratta di finanziare l’industria bellica, li trovano magicamente sugli alberi.
Nonostante il periodo di “caos” geopolitico e la virata nella politica estera degli Stati Uniti, che ora paiono propensi a chiudere con l’immane fratricidio in Ucraina, il nostro porto rimane al centro dello scacchiere internazionale. Tregua dell’imperialismo o meno, i piani atlantici per il nostro porto avanzano a gonfie vele. A testimoniarlo, le vergognose dichiarazioni del presidente di Confcommercio Trieste, Paoletti, che ha affermato: “È auspicabile che il porto di Trieste diventi una base NATO (…) è un argomento di cui si sta già parlando”.
Quale sarà esattamente il ruolo imposto al nostro porto nel riassetto geopolitico? Solo la storia potrà dircelo. Ma una cosa è certa: le nostre rivendicazioni non cambiano.
Viva il Territorio Libero, neutrale e smilitarizzato di Trieste!
Fronte della Primavera Triestina
(Foto di Andrea Vivoda e Nuova Alabarda)