Il Tazebao – Oltre 400 posti di lavoro sono a rischio a Trieste. 200 alla Tirso, dove i lavoratori affrontano ritardi nei pagamenti e un futuro incerto, e 200 alla Ublox, che ha deciso di chiudere lo stabilimento, lasciando altre famiglie nell’incertezza. Queste crisi non sono episodi isolati, ma il risultato di un sistema che sacrifica industria e lavoro per il profitto di pochi. Le persone vengono abbandonate in nome di un “libero mercato” che arricchisce pochi e impoverisce molti.
Le scelte degli imprenditori, che delocalizzano e tagliano posti di lavoro senza scrupoli, sono accompagnate dall’incapacità di uno Stato italiano che ha lasciato Trieste a sé stessa. La nostra città ha un’alternativa: l’applicazione della zona franca internazionale sancita dal Trattato di Pace del 1947, che darebbe a Trieste la possibilità di attrarre investimenti, creare lavoro di qualità e garantire i diritti dei lavoratori.
A cura del Fronte della Primavera Triestina