Il Tazebao – Pare proprio che la crisi di governo, sussistente de facto anche se non de iure, si sia allargata anche ai rapporti tra Palazzo Chigi e il mondo degli imprenditori, con un dialogo sempre più rarefatto e incomprensioni crescenti col Parlamento e il Ministero del Made in Italy. Tale è, infatti, il caso del rifiuto di John Elkann di riferire in sede parlamentare sulla situazione del gruppo industriale e automotive in Italia, a seguito della richiesta della decima Commissione Attività Produttive della Camera, motivando il diniego col riferimento al rapporto dell’AD Carlo Tavares a suo dire “sufficientemente esaustivo” e “in mancanza di ulteriori aggiornamenti dall’11 ottobre”, data dell’audizione in cui egli aggiornò la situazione. Giustificazioni non andate giù al Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che qualifica come “atto grave” il fatto di scavalcare il Parlamento, esprimendo l’auspicio che la situazione possa presto chiarirsi. A ciò fa eco il presidente della Commissione Attività Produttive, Alberto Gusmeroli (Lega), il quale annuncia un prossimo rinnovo della richiesta a Elkann. Considerando il recentissimo dato del tonfo registrato da Stellantis a settembre, con un -26% (148.306 automobili) di vendite rispetto all’anno scorso, e i nuovi stop alle produzioni di auto per novembre a Pomigliano d’Arco, Termoli e Pratola Serra dovuti a questa crisi, non è difficile comprendere i motivi di tanta sfuggevolezza. Non migliore la situazione sul fronte auto elettriche, laddove si prepara la prima guerra commerciale tra UE e Cina: Bruxelles ha confermato ieri sera la decisione di introdurre dazi aggiuntivi fino al 35,3% su quelle provenienti dalla RPC, già effettivi da oggi. (JC)
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