Il Tazebao – Non pochi problemi incontra il progetto trumpiano della Panamerica. Mentre l’amministrazione e il popolo groenlandesi ribadiscono a ogni pie’ sospinto la loro opposizione a ogni eventuale annessione agli Stati Uniti, e quando pare (almeno per il momento) accantonata l’idea di includervi il Canada, ecco che le autorità cinesi hanno infine bloccato la trattativa, che si diceva in dirittura d’arrivo, per la cessione a BlackRock dei due porti panamensi gestiti dai cinesi. O meglio, dagli honkonghesi, poiché la Hong Kong CK Hutchison, come suggerisce il suo stesso nome, è ubicata nell’omonima Regione Amministrativa Speciale. Una mossa dal tempismo non casuale: appena pochi giorni fa, dal 25 al 27 marzo, si è tenuta proprio a Panama la Expocomer 2025, ovvero la 41ª Esposizione Commerciale Internazionale, alla quale la Cina ha partecipato in forze con 130 moduli comprendenti settori come l’intelligenza artificiale, l’elettronica, gli elettrodomestici, gli articoli per la casa, il tessile e gli imballaggi. Particolarmente significative le parole dell’ambasciatrice Xu Xueyan pronunciate per l’occasione, nelle quali ha affermato che Pechino è disposta a promuovere il commercio con Panama e che gli investimenti «possono avanzare ulteriormente». Ha fatto eco il rappresentante del Dipartimento Commerciale del Zhejiang, Xu Yunhao, che ha rivelato il grande interesse della Cina per il mercato panamense, nel quale opera da più di vent’anni. Notizie di tutt’altro tenore rispetto a quelle che sentiamo in casa nostra, dove proprio i dazi di Trump hanno fatto scivolare tutte le Borse europee, a partire proprio da Milano (-1,7%), trascinata al ribasso dai titoli Bper (-3,1%) e Monte dei Paschi (-3,5%); la situazione delle nostre già tormentate infrastrutture, Roma Today riporta oggi 90 minuti di ritardo sulla tratta Roma-Napoli, è tale da non poter nemmeno pensare a una seria competizione con le grandi potenze. (JC)

Nemmeno le condoglianze! Che rimane della civiltà giudaico-cristiana? Il Tazebao del giorno
Il Tazebao – In questi due giorni seguiti alla scomparsa di Papa Francesco, la banderuola della “civiltà giudaico-cristiana” è stata