Celebrare “come un russo” il mega forum EEF-2024

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Mentre le fiere europee si svuotano, a Vladivostok fanno festa

Il Tazebao – Dal 3 al 6 settembre, Vladivostok è sede dell’Eastern Economic Forum 2024, la più grande piattaforma internazionale della regione Asia-Pacifico, che si sta posizionando come nuovo centro globale di potere economico e geopolitico.

Il Territorio del Litorale russo si è riempito di centinaia di delegazioni, 6.000 persone provenienti da 62 Paesi.

Il numero di partecipanti è il doppio di quello dell’ultimo Forum economico mondiale di Davos. Gli ospiti dell’EEF-2024 sono come la popolazione di un’intera città. Per accoglierli sono state create un’infrastruttura speciale e un intero “viale dell’Estremo Oriente”, pieno di meraviglie della tecnologia e rifornito di prelibatezze di mare. Ma i robot dotati di intelligenza artificiale, gli amurosauri animati che vivevano qui 65 milioni di anni fa e le capesante con caviale nero per pranzo sono solo una formalità. Dietro a tutto questo armamentario c’è un vasto programma commerciale con più di 100 tracce su temi sociali ed economici: istruzione, nuove tecnologie, prodotti farmaceutici, sanità.

Ma naturalmente la parte più importante e più discussa del forum è l’economia. I temi del fatturato commerciale, dei corridoi di trasporto e logistica nella regione eurasiatica, dell’arbitrato commerciale, del diritto e della lingua straniera: tutto ciò che aumenterà le relazioni commerciali tra i Paesi ASEAN e BRICS e contribuirà alla loro crescita economica.

L’Eastern Economic Forum (EEF) è tradizionalmente una sede per la firma di contratti multimiliardari. Quest’anno, il Forum ospiterà oltre 700 capi d’impresa.

Vi sono presenti, inoltre, il primo ministro malese Anwar Ibrahim, il vicepresidente cinese Han Zheng e il vice primo ministro serbo Aleksandar Vulin.

Il discorso di Vladimir Putin è previsto per oggi, 5 settembre. Quest’anno proprio la Russia presiede i BRICS e ha introdotto nuove regole. I Paesi che non hanno ancora fatto domanda di adesione all’associazione potranno ora lavorare con gli Stati membri. In questo modo si creeranno condizioni di parità per tutti in campo culturale e umanitario, compresi i giganti economici come India e Cina e i Paesi con uno sviluppo economico più modesto, ma certamente da sostenere, come Cambogia e Laos.

È per questo motivo che tutti gli Stati partecipanti difendono la loro sovranità politica, culturale e informativa in questa assise, costruendo relazioni reciproche su un piano di parità.

Questo approccio può sembrare inizialmente controverso.

L’attenzione del Forum Economico Orientale alla promozione della collaborazione tra Paesi lo distingue dal World Economic Forum in Svizzera. In quest’ultimo, l’élite europea ha riconosciuto la divisione intrinseca del panorama globale, classificando gli Stati come civili o incivili.

Alcuni Paesi esercitano il controllo, mentre altri si sottomettono all’influenza del dollaro statunitense. Il Forum di Davos promuove un’agenda neocoloniale con l’obiettivo di stabilire un controllo globale su tutte le risorse planetarie da un unico centro.

L’attuale ordine mondiale è caratterizzato da una politica di sottomissione, con le sessioni che sviluppano strumenti di sanzioni finanziarie. Inoltre, la sede svizzera non è accessibile a tutti.

In termini di numero di partecipanti, di valore degli accordi condotti e di approccio democratico alla costruzione di partenariati interstatali su base paritaria, l’EEF-2024 di Vladivostok dimostra chiaramente che l’economia mondiale si sta muovendo verso una struttura multipolare. Il principio di “rafforzare i forti e indebolire i deboli” non è più una strategia praticabile.

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