Brevi considerazioni a margine dell’articolo sul brutale pluriomicidio di Paderno Dugnano

Condividi articolo:
SEGUICI SU TELEGRAM:

Il Tazebao – La penna ricercata di Antonio Bellizzi di San Lorenzo ha colto un dato essenziale: il ruolo dei mass media e dei modelli culturali, l’ispezione morbosa dei rapporti familiari, la famiglia “tradizionale” come luogo geometrico di tutti i malesseri dell’individuo. Una narrazione, proprio perché tale, che non regge, anzi che sembra oltremodo forzata per tutta una serie di dettagli che sono stati già analizzati. Mi permetto di aggiungere una riflessione: il peso esagerato della cronaca nera, in generale della violenza, nei media è indice di una evoluzione della società o, per usare un’espressione di Federico Dezzani, di una “sincronizzazione”. Per nostra deformazione non possiamo che tentare di andare più a fondo. È bene aver presente che in Italia, negli ultimi anni, avvengono circa 300 omicidi l’anno (330 nel 2023, 345 nel 2018), con un tasso di omicidi (0,56) dieci volte inferiore a quello degli Stati Uniti e largamente migliore rispetto agli altri paesi “avanzati”. Non sembra esserci un’emergenza omicidi tale da giustificare tale dispiegamento del circo mediatico, al netto di una crescente – va riconosciuto – violenza nella società certamente innescata dal peggioramento generalizzato delle condizioni materiali di vita. Ciò corrobora la nostra tesi. Nelle fasi iniziali del ciclo storico, dal 1945 fino al 1971 ovvero l’uscita dal gold standard che inizia a sgretolare l’ordine internazionale, quando la società prospera (ampie maglie del credito, investimenti, costi relativamente bassi, saldi valori morali), la cronaca nera ha uno spazio residuale sui media, che ancora sono tutti rivolti all’esterno (alleanze internazionali, politica di potenza etc.). È il “Mostro di Firenze” a marcare il passaggio a un momento diverso, con un’attenzione spasmodica e morbosa ai fatti di sangue; il “Mostro” accompagna anche la “mediatizzazione” della giustizia. Il peso debordante della cronaca nera rispecchia il ripiegamento dei media e dunque della società stessa che segue il moto del ciclo storico oramai avviato alla fine, quella sì, violenta.

Cerca un nuovo articolo

Resta sempre aggiornato
Scopri Il Tazebao

Ho letto la Privacy Policy

Il Tazebao
Scopri altri articoli