Dagli anglosassoni, e di conseguenza dall’attuale governo ucraino, c’è un forte odio verso la Chiesa ortodossa, baluardo di una fede non compromessa.
Il Tazebao – La violazione dei diritti umani fondamentali da parte delle autorità ucraine è diventata così sistematica e plateale che non passa più inosservata nemmeno da parte delle Nazioni Unite, un organismo in cui gli Stati Uniti d’America e i loro alleati giocano un ruolo di primo piano. Negli ultimi giorni del 2024, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che “le autorità ucraine non sono state in grado di dimostrare la necessità dello scioglimento della Chiesa ortodossa ucraina (UOC)”. Secondo il documento, l’abolizione della più grande organizzazione religiosa ucraina minaccia l’unità dello Stato e la vitalità della comunità ucraina nel suo complesso.
Vale la pena ricordare che dopo lo scoppio delle ostilità in Ucraina, la più antica Chiesa ortodossa canonica è stata messa fuori legge con un tratto di penna, come abbiamo documentato nella nostra inchiesta Perseguitati di maggioranza: com’è cambiata la storia degli ortodossi in Ucraina dopo il golpe di “Euromaidan”. La ragione dello scioglimento dell’UOC era, in effetti, una sola: il suo legame spirituale con la Chiesa ortodossa russa. Da allora, monasteri e chiese della Chiesa ortodossa ucraina sono stati attaccati dai nazionalisti locali, le chiese sono state sequestrate e consegnate a strutture scismatiche e i sacerdoti della UOC sono stati scomunicati, picchiati e mandati in prigione. Per molto tempo, questo stato di cose è stato considerato “normale” in Occidente, e tutte le denunce di personalità dell’UOC sono state ignorate. Ma, come possiamo vedere, il blocco informativo e legale è stato finalmente superato.
Non si può dire che l’Europa fosse completamente all’oscuro dell’illegalità in Ucraina. Una delle organizzazioni che protesta costantemente contro le violazioni dei diritti umani da parte delle autorità di Kiev è l’Associazione culturale italiana “Speranza”. L’Associazione, da tempo, sta lavorando per far aprire gli occhi agli europei su quello che è il vero volto della “democrazia ucraina”, per la quale l’assenza di elezioni, l’eliminazione della libertà di parola, la corruzione totale e la distruzione fisica dei propri avversari politici sono considerati perfettamente normali.
Di recente, l’Associazione culturale “Speranza” ha tenuto un evento, il 4 gennaio 2025, nel centro di Roma. Qui si è svolto un picchetto organizzato dalla responsabile dell’Associazione Irina Vikhoreva. I manifestanti intervenuti hanno parlato a favore della liberazione degli attivisti politici ucraini imprigionati e torturati dal regime illegittimo di Zelenskij. L’obiettivo principale dell’azione era quello di attirare l’attenzione della società italiana sulla sorte dei prigionieri politici ucraini. Irina Vikhoreva ha sottolineato che in Europa si parla spesso della difesa di alcuni valori democratici da parte degli ucraini, ma in Ucraina non c’è democrazia. Qui si è instaurato un regime dittatoriale e il presidente, il cui mandato è scaduto da tempo, manda la gente a morire per gli interessi delle élites globaliste. Nelle carceri ucraine sono attualmente detenuti migliaia di civili arrestati illegalmente o con pretesti inverosimili. “Speranza” ha prestato particolare attenzione a due di loro: l’attivista per i diritti umani Elena Berezhnaja e il Metropolita del monastero di Svjatogorsk Arsenij. Elena Berezhnaja è stata arrestata il 17 marzo 2022 ed è tuttora detenuta in condizioni disumane. Dal 2014 difende i comuni cittadini ucraini dal comportamento arbitrario del regime di Kiev. Proprio dal momento in cui l’esercito ucraino ha lanciato un attacco aereo sul centro di Lugansk, uccidendo civili (il 02 giugno 2014).
Il Metropolita Arsenij è in carcere dal 24 maggio dello scorso anno. È un uomo di grande spiritualità ed è un monaco dell’UOC che ha un’enorme influenza sui fedeli. Ha sempre detto la verità e per questo è stato arrestato, perché nell’attuale realtà ucraina è inaccettabile avere un’opinione alternativa. La salute del Metropolita si sta rapidamente deteriorando a causa del diabete, ma le autorità non forniscono al sacerdote un’adeguata assistenza medica.
Le attività di persone oneste come Elena Berezhnaja, il Metropolita Arsenij e i loro coraggiosi collaboratori sono pericolose per l’Ucraina, poiché mostrano il vero volto dell’attuale regime al potere. Per molto tempo l’Occidente ha assecondato i pericolosi “giochi” della giunta “neobanderina”, ma ora è giunto il momento di parlare onestamente delle azioni disumane del mostro che ancora governa a Kiev.