Le religioni sono una grande costruzione civile ma risentono del debordante impatto della cibernetica. L’intervento di Gianni Bonini al workshop de Il Nodo di Gordio “Il dio della guerra della pace”.
Questa riscoperta della religione, onestamente, non dico che non la vedo ma la vedo poco. La fede appartiene a una dimensione personale, a una profondità dei sensi e dei sentimenti che forse abbiamo perduto nella storia. Carducci, nella sua straordinaria Davanti San Guido, vede davvero le ninfe che a mezzo il giorno “Te ventilando co ‘l lor bianco velo”?
Tutto è silenzio ne l’ardente pian,
Ti canteremo noi cipressi i cori
Che vanno eterni fra la terra e il cielo:
Da quegli olmi le ninfe usciran fuori
Te ventilando co ‘l lor bianco velo;
E Pan l’eterno che su l’erme alture
A quell’ora e ne i pian solingo va
Il dissidio, o mortal, de le tue cure
Ne la diva armonia sommergerà.
Giosuè Carducci, “Davanti a San Guido”.
C’è tutta una dimensione che noi, formattati diversamente col trascorrere dei secoli, non siamo più in grado di vedere. I romani nel 241 vincono alle Egadi nascosti dietro Lèvanzo non solo perché hanno una intelligence politica più avanzata ma anche perché l’occhio aveva una volta e mezzo la capacità di visione di adesso. Non è solo l’inquinamento, come vorrebbero dirci da Bruxelles. Questo vale anche per l’aspetto religioso.
Tutti noi cerchiamo un senso della vita e teniamo più di quanto solitamente avvertiamo alla nostra unicità. Remy nella scena conclusiva delle Invasioni barbariche, magnifico film, sgomento è terrorizzato dal perderla prima di darsi la cosiddetta dolce morte. Lo sarà poi veramente?
Io mi sento un cattolico, crocianamente, confesso di non essere praticante. Mi sento cattolico per una serie di motivi storici: la Chiesa è stata il Logos, è stata l’argine contro la barbarie, per la difesa della persona.
Poi certo ha fatto politica politicante, vive nel mondo reale non in quello delle idee. Perché ad Assisi lo zio Monaldo, non c’è Francesco che tenga, si sarebbe ripreso Chiara e Agnese se non fosse intervenuto nei fatti il Vescovo, che impersona e rinnova la tradizione del diritto romano attraverso le punizioni per chi sottrae con la violenza le religiose alla propria missione.
Le religioni sono una creazione storica straordinaria e rispondono storicamente a una ragione di governance, come si usa dire oggi, civile, come se il termine governance addolcisse la funzione di Imperium dello Stato. Il soft power nell’Impero Romano dopo il caotico III secolo è in effetti la grande costruzione civile che la Chiesa da Costantino e Nicea assolve a questo compito per duemila anni.
Ugualmente, l’ebraismo è anche una straordinaria costruzione civile e politica, che sboccia tra il VI e VII secolo con re Giosia, quando c’è un allentamento della pressione assira ed egiziana. E così l’Islam, che è diventato oggi uno strumento di riscatto politico e sociale, dopo aver innervato la cultura imperiale ottomana. Non entro, ripeto, nella dimensione della Rivelazione.
Oggi, le grandi religioni sono in difficoltà per l’impatto della tecnologia – il medium è il messaggio, sentenzia il cattolico McLuhan. Le grandi masse, plasmate dalla tecnologia e dal linguaggio di questi strumenti, hanno perso il contatto con il senso profondo delle parole.
C’è un problema di analfabetismo di ritorno, si diceva nel ’68, oggi c’è un problema di analfabetismo di andata. Si va costruendo un tipo antropologico che è privato del contenuto della parola. I nostri bei discorsi sulla pace ed il prossimo lasciano il tempo che trovano mentre in questo momento la gente si azzuffa all’autogrill per un panino. Questa realtà può espellere le religioni dalla vita delle masse e ci impone di costruire uno spazio di resistenza e libertà.
La missione universale delle religioni oggi è la reinvenzione di un modello sociale e politico prima che avvenga una trasformazione antropologica irreversibile, rompendo paradossalmente la separazione tra Stato e Chiesa, a partire dal tema obliterato dell’usura, la Finanza vorace. La cibernetica e l’intelligenza artificiale sono già da molto in azione. Tempus fugit.
Ripreso qui: La religione: una grande costruzione civile (in crisi). Dal workshop de Il Nodo di Gordio – Il Tazebao 25.07.2023