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Peri-feria. Le molte Novoli

Il viadotto di San Donato a Novoli. Copyright Jacopo Canè
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Un reportage fotografico di Jacopo Canè in esclusiva per Il Tazebao sulle periferie fiorentine. Il primo appuntamento è su Novoli, l’area maggiormente interessata dalle trasformazioni urbane.

Più passati e più modernità. Mescolate in un presente confuso, contraddittorio, sicuramente vitale. Una miscellanea disomogenea [1] e a suo modo stimolante. Novoli è anche questo. Novoli è stata (ed è) uno dei principali centri dell’espansione urbana della città di Firenze.

Dopo anni di continui cambiamenti ha assunto un nuovo volto. Oggi vi sorge la sede del polo delle scienze sociali dell’Università, l’area ex FIAT è rinata in parco, vi è stato trasferito il Tribunale, la tramvia la collega con il centro storico.

Oltre a questi progetti completati ci sono, però, quelli rimasti fermi, che interessano Novoli e non solo. Le grandi partite strategiche come l’ampliamento della pista, lo svincolo di Peretola, l’ammodernamento del mercato ortofrutticolo della Mercafir che la città ha fallito.

Novoli oggi è l’esito di queste profonde trasformazioni [2] e contraddizioni, concepite negli anni ’80 e concretizzatesi nel 2000. Oggi la millenaria San Donato in Polverosa fronteggia la più classica fabbrica novecentesca [3], dialoga con le rovine rimaneggiate di Villa Demidoff [4], smembrata in nome della speculazione del Dopoguerra; il verde affievolisce la pesantezza del cemento.

Analizzeremo le aree cosiddette periferiche della città per cercare di tracciare un bilancio sulle trasformazioni urbane degli ultmi anni ma anche per capire meglio l’impatto della pandemia sul tessuto umano e sociale.

Perché scegliere la fotografia per raccontare la e le città

La fotografia ci offre un punto di osservazione privilegiato sullo sviluppo urbano, documentando, meglio di ogni altro mezzo, la realtà e le sue contraddizioni. Basti pensare al celebre reportage di Gabriele Basilico “Milano. Ritratti di fabbriche” (1978-1980) [5]. Uno studio sulla Milano che usciva dall’industrializzazione e che si stava preparando a diventare la capitale dei servizi. Ciminiere, camini, piazzali colti nella loro “magica sospensione luminosa” [6] disegnano la fisiognomia di una città in transizione. Con rigore ma senza melanconia.

Con “Peri-feria” inizia un reportage di approfondimento fotografico a cura di Jacopo Canè che ringraziamo. Questi alcuni dei suoi scatti che animeranno anche il profilo Instagram de Il Tazebao.


Sono Jacopo Canè e sono un fotografo pubblicitario e di reportage, scopro l’arte della fotografia fin da bambino. Nel corso degli anni ho approfondito la passione del reportage e del fotogiornalismo grazie alla professione dei miei genitori, entrambi giornalisti, coadiuvandola alla fotografia di moda (e pubblicitaria in genere) e a quella di eventi. Dopo tanta gavetta e tanti corsi di formazione, ho deciso di mettermi in proprio, volendo realizzare i progetti secondo il mio punto di vista.
Tramite la fotografia cerco di raccontare delle storie che sono invisibili ai più, raccontare tutti quei dettagli che rendono speciale un evento, un capo o la quotidianità di un luogo. I dettagli sono ciò che rendono speciale ogni storia, e in questo mondo sempre più frenetico, saperli notare è sempre più raro. Adoro raccontare le mie storie con “lentezza”, dando risalto a tutto ciò che rende speciale l’ambito che sto raccontando.

https://www.instagram.com/jacopo_cn/


Bibliografia
  1. Giorgieri P. “Firenze: il progetto urbanistico: scritti e contributi, 1975-2010” (Alinea, 2010), sez. 2, cap. “La frammentazione urbana tra riuso e nuove espansioni senza città”;
  2. Aleardi A. e Marcetti C. “Firenze verso la città moderna” (Comune di Firenze, 2006) pagg. 126-129;
  3. Informatore (Ipercoop), “Firenze operaia e industriale”, novembre 2013, pag. 13;
  4. Chelazzi G. “Il principato fiorentino dei Demidoff” (Macrì, 1998);
  5. “Milano. Ritratti di fabbriche” (SugarCo, Milano) con prefazione di Carlo Tognoli, testi di Carlo Bertelli, Marco Romano e Gabriele Basilico;
  6. Lanza A. “Calvenzi racconta Basilico” su Abitare del 04/10/2017.
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